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Pavidea Steeltrade, fuga per i play offs: 3-1 contro Albisola

Le biancorosse di Giovanni Errichiello hanno messo a segno il quarto successo consecutivo che, associato alla sconfitta casalinga del Romagnano Sesia contro il Manital Canavese e alla vittoria al tie break del Normac Genova sul taraflex del Lilliput di Settimo Torinese, significa portare a cinque punti il vantaggio sulla quarta in classifica

IGLINA ASCENSORI ALBISOLA-PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA (1-3)

IGLINA ASCENSORI ALBISOLA: Bernabè 2, Bisio 1, Conterno (L), Damonte 5, Fanelli, Lavagna 13, Montedoro, Olivero 9, Parodi 2, Pastorino, Peroni 7, Ujka 10, Veneriano 9, Zannino (L2).  All. Paolo Repetto. II° all. Roberto Lavagna.

PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA: Hodzic, Vignola 1, Rocca 1, Guccione 8, Barbarini 15, Errichiello 8, Pedemonte 11, Scalera 3, Sotera 19, Picco, Testa (L), Riboni (L2). All. Giovanni Errichiello. Aiuto all. Max Dioni, Massimo Conti.

ARBITRI: Ambra Fallarini e Emanuele Grieco di Novara.

NOTE: osservato un minuto di raccoglimento per ricordare il presidente della Pallavolo Roma scomparso in settimana.

ALBISOLA SUPERIORE (SV)-Pavidea Steeltrade, fuga per i play offs. Le biancorosse di Giovanni Errichiello hanno messo a segno il quarto successo consecutivo che, associato alla sconfitta casalinga del Romagnano Sesia contro il Manital Canavese e alla vittoria al tie break del Normac Genova sul taraflex del Lilliput di Settimo Torinese, significa portare a cinque punti il vantaggio sulla quarta in classifica. Le fiorenzuolane hanno fatto un filotto che mancava dalla stagione conclusa con il passaggio ai play offs e questo, per gli amanti di statistiche e ricorsi storici, è un aspetto significativo ed un precedente di buon auspicio. Il successo di Guccione e compagne è arrivato al culmine di una serata dove è successo di tutto: dagli infortuni di Caterina Errichiello e Veronica Vignola, ai pasticci della coppia arbitrale, alle gaffes della panchina ligure che ha messo il sigillo sul secondo set. La Pavidea Steeltrade ha conquistato tre punti fondamentali per il passaggio agli spareggi, dimostrando carattere, concentrazione e cuore, componenti che, in un contesto non del tutto favorevole, hanno fatto la differenza.

Albisola Superiore è un centro di undicimila abitanti situato sulla riviera ligure di Ponente, a due passi da Varazze, Celle Ligure e Savona. Ci si arriva superando il passo del Turchino, linea di confine tra il rigido inverno padano e il tiepido autunno rivierasco. Il palasport "La Massa" si trova al centro dell'omonimo polo scolastico in una posizione strategica, appena superato il casello autostradale. Impianto con qualche anno sulle spalle, ma tutto sommato funzionale: tribuna a sette gradini, tunnel per il passaggio del pubblico, fondo in linoleum. Le note negative arrivano dalla illuminazione, perchè se in campo si vede una formica, in tribuna non si distingue un elefante. Pavidea Steeltrade in maglia bianca con inserti rossi che va a posizionarsi nella metà campo di sinistra, Iglina Acensori in maglia bianca con numeri blu che si schiera a destra della tribuna. L'infortunio subito in allenamento da Alice Morelli, toglie al tecnico Giovanni Errichiello una valida alternativa al centro ed allora il "Gianni da Napoli" si affida al solito sestetto che comprende Vignola, Testa, Guccione, Pedemonte, Sotera, Errichiello con Noemi Barbarini pronta ad entrare; Paolo Repetto risponde con Peroni, Lavagna, Ujka, Veneriano, Bernabè e Conterno, lasciando in stand by Robin Bisio. Il sorteggio mette di fronte Linda Damonte e Valentina Guccione che ha la mano felice e allora tocca a Veronica Vignola giocare il primo pallone. Le padrone di casa hanno assoluto bisogno di muovere una classifica da profondo rosso, ma davanti hanno una squadra solida e piena di qualità che mette subito le cose in chiaro: Caterina Errichiello colpisce e porta in dote il primo break (1-4). Iglina prova a dare fastidio cercando spazi con la attivissima Giulia Lavagna, ma in mezzo la Pavidea Steeltrade è una roccia e Noemi Barbarini va a tirare un proiettile sul libero Roberta Conterno ed il primo time tecnico vede le fiorenzuolane già in fuga (5-8). Corrono spedite le biancorosse che sono inarrestabili con Sotera e Guccione. Si scuote la panchina delle padrone di casa che dimezza il gap con due attacchi portati da Stefania Peroni e Giulia Lavagna, ma la premiata ditta Sotera-Guccione non si lascia intimorire e scarica due missili, Caterina Errichiello completa l'opera e allarga il break (12-16). Gioca bene la Pavidea Steeltrade, autoritaria davanti, precisa dietro e per le liguri la vita diventa molto dura. Barbarini ha la mano pesante, Stefania Peroni no e il punteggio parla fiorenzuolano (13-20). Movimenti sulla panchina di Paolo Repetto: Anna Parodi prende il posto di Alessia Ujka e arriva subito la risposta di Giovanni Errichiello che ripropone la staffetta Vignola-Rocca in regia. Gioco sempre molto fluido, pubblico che incita le padrone di casa, ma deve arrendersi quando Valentina Guccione va a tirare la riga a modo suo (18-25).

Si riparte dopo i canonici tre minuti utili per mandare giù salutari sorsi d'acqua e rinfrescarsi le idee. Stesso copione, stesso film: Pavidea Steeltrade tonica e pronta a prendere lo slancio con una ace di Caterina Errichiello che firma il 4-9. L'opposto parmigiano lamenta un problema fisico e lascia il campo sostituito da Asja Scalera, mentre Noemi Barbarini punta dritto su Roberta Conterno portando le biancorosse al doppiaggio. Giulia Sotera mette giù il pallonetto del 5-12 e qua accade l'imprevisto: il tecnico ligure commette una svista nell'elenco della formazione consegnato al secondo arbitro mandando in campo una ragazza non segnata sul foglio. Consulto tra gli arbitri, due parole con i capitani, attimi di suspence e poi la decisione: punto assegnato alla Pavidea Steeltrade e azzeramento dei punti realizzati dalla Iglina. Le fiorenzuolane si ritrovano così in un colpo solo sul 0-13 con il set tutto in discesa. Ma la penalizzazione ha l'effetto di un boomerang, perchè le padrone di casa reagiscono e mettono sotto le biancorosse che, senza il punto di riferimento Caterina Errichiello, vanno in tilt e perdono un po' di lucidità. Prende invece coraggio la Iglina che manda in prima linea Olivero, Veneriano e Linda Damonte per un 8-3 che fa scaldare il pubblico. Margherita Rocca va a rilevare Veronica Vignola un attimo prima che Giulia Sotera interrompa il trend e ridia fiato alle trombe fiorenzuolane. Alessia Ujka mette a terra, Susanna Olivero la imita e l'Iglina si riavvicina (11-18). Time out per Errichiello che schiarisce un po' le idee al gruppo e al rientro in campo è Noemi Barbarini a togliere le castagne dal fuoco con un uno-due che lascia senza parole Stefania Peroni (11-20). Si disunisce la formazione ligure, Alessia Ujka caccia alle ortiche la battuta, Barbarini e Sotera fanno male e Silvia Pedemonte chiude il conto (19-25).

Due a zero e palla al centro. Terzo set che cambia i connotati alla gara: Iglina scatenata sotto rete con Alessia Ujka e Susanna Olivero, Pavidea Steeltrade che tenta di arginare gli attacchi avversari, ma deve subire il break a firma Lavagna (8-6). Veronica Vignola cade male sulla caviglia e deve alzare bandiera bianca: in campo torna "Meg" Rocca, ma le padrone di casa alzano il ritmo e per Guccione e compagne cominciano i guai. Margherita Rocca sbaglia la battuta, Veneriano sorpassa, Lavagna fa break, Veneriano va in replay e l'Iglina scappa via (14-10). Gara in salita per le biancorosse che non riescono a tenere il ritmo avversario. Giovanni Errichiello tenta di mettere una pezza mandando in campo Elisa Picco al posto di Silvia Pedemonte, Noemi Barbarini va a bersaglio, ma ormai l'Iglina è padrona del set che un attacco di Giulia Lavagna archivia (25-20).

Mosse strategiche sulle due panchine, la gara diventa una lotta di nervi: Pavidea Steeltrade che deve ritrovare concentrazione e gettare cuore e motivazioni oltre l'ostacolo. Intanto Gianni Errichiello gioca sulla esperienza e rimanda in campo Silvia Pedemonte al posto di Elisa Picco. Part a razzo la Pavidea Steeltrade, ma le liguri restano incollate e il punteggio si fa equilibrato. Silvia Pedemonte va a rimediare ad un errore di Asja Scalera, ma il break lo mette a segno l'Iglina (8-6). Il pubblico sente odore di impresa e alza il tono, Giulia Sotera non passa il muro di Susanna Olivero che va a mettere giù per l'11-8. In casa Pavidea Steeltrade si suda freddo, ma Asja Saclera dà il via alla rimonta che Giulia Sotera perfeziona di astuzia (12-13). Non molla l'Iglina, ma le fiorenzuolane hanno carattere e danno un colpo di coda violento con Noemi Barbarini e Silvia Pedemonte che confezionano il break (13-16). Padrone di casa che non mollano e tornano sotto su un attacco di Alessia Ujka che vale il pareggio (17-17), Giulia Sotera non ci sta e mette a terra una palla d'oro. Valentina Guccione ha un colpo d'autore e allarga la forbice, Teresa Bernabè manda in rete l'attacco e il castello della Iglina crolla. Bernabè sbaglia il servizio e per la Pavidea Steeltrade si aprono le porte della vittoria (19-23). Ma c'è ancora spazio per un po' di emozioni, perchè le "bianche" danno un improvviso colpo di coda: Giulia Sotera perde a muro con Linda Damonte, Asja Scalera manda fuori il servizio e il punteggio torna in bilico (22-23). Time out per Errichiello che finisce per esorcizzare Linda Damonte che fa un grosso regalo alle fiorenzuolane sbagliando la battuta e firmando il match ball. Time out per Paolo Repetto che tenta di imitare Errichiello, ma non fa i conti con la freddezza di Noemi Barbarini che prende il tempo giusto e trova lo spazio libero per scaricare il pallone decisivo e prendersi gli abbracci dalle compagne (23-25). Finisce qua: quarta vittoria consecutiva e quarto tre a uno. Doppio filotto. Pavidea Steeltrade più forte di tutto. Una vittoria da grande squadra che prenota un posto tra le elette. La matricola Iglina Albisola ha fatto la sua ottima figura. Applausi per tutti. Qualche lacrimuccia tra chi ha perso, molti sospiri di sollievo per i vincitori. Panini, doccia, consigli per le infortunate. Si ritorna a casa. I risultati dagli altri campi strappano un sorriso ed una speranza. Uno sguardo anche al campionato di calcio: l'Inter fa poker a Udine. Un altro filotto. Un'altra grande squadra. Chapeau.

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