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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Picchia la moglie davanti ai figli, chiesti tre anni di reclusione

Tre anni di reclusione. E' la richiesta del pm Emilio Pisante nei confronti di un albanese accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni nei confronti della moglie. I fatti si sono svolti a Fiorenuzola. Le indagini condotte dalla Polizia municipale di Piacenza

Tre anni di reclusione. E’ la richiesta del pm Emilio Pisante nei confronti di un albanese accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni nei confronti della moglie. Diversi gli episodi che si sono succeduti dal 2009 al 2015, a Fiorenzuola, anche se i casi su cui si sono incentrate le denunce risalgono al 2015. Le indagini erano state condotte dagli agenti della sezione di Pg della Polizia municipale di Piacenza.

La coppia, entrambi hanno 35 anni, ha tre figli. Uno di loro, che ha 11 anni, è sentito in audizione protetta durante le indagini e ha detto di aver assistito a un paio di episodi di maltrattamenti nei confronti della madre. Il processo si è svolto davanti al giudice Gianandrea Bussi e si concluderà il 6 febbraio quando parleranno la difesa dell’uomo, affidata all’avvocato Sara Stragliati, e la parte civile che assiste la moglie, l’avvocato Mara Tutone. In aula, l’uomo è stato sentito e ha raccontato la propria versione. Ha ammesso di aver giocato spesso ai videopoker. E proprio il gioco sarebbe stato alla base delle liti che poi sarebbero degenerate in aggressioni. Prima ha negato di aver picchiato la moglie, poi ha detto di averle dato qualche schiaffo. La parte civile lo ha incalzato con tre certificati medici con prognosi di 10 giorni, dove erano elencate tumefazioni (un occhio nero) e traumi al volto e al torace. Lui ha risposto che la donna si procurava le lesioni da sola per incolparlo. Il 35enne era stato arrestato ed era finito in carcere. In seguito aveva ottenuto gli arresti domiciliari e il divieto di avvicinarsi alla donna (i due ora vivono separati). Il difensore dell’albanese ha chiesto di spiegare la loro situazione e lui ha affermato di avere lavori stagionali e di aver già versato qualcosa alla moglie per il mantenimento dei figli che, ha sottolineato, non ha mai picchiato. Un dato riconosciuto anche dal pm Pisante, il quale ha chiesto la condanna solo per le aggressioni alla moglie. La vicenda era finita davanti al tribunale dei minori e i giudici hanno affidato i figli alla madre. Il padre può vederli, ma in modalità protetta.

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