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Lega: «No alla fusione tra San Pietro in Cerro e Monticelli»

Il commissario provinciale della Lega interviene in merito al referendum indetto per il 25 novembre, sulla fusione ad incorporazione tra i due Comuni della Bassa

«Ho diversi dubbi su questa fusione anomala tra Monticelli e San Pietro in Cerro». Interviene così il commissario provinciale della Lega, Corrado Pozzi, in merito al referendum indetto per il 25 novembre, sulla fusione ad incorporazione tra i due Comuni della Bassa. «Prima di tutto sarebbe una vera e propria incorporazione mai attuata in Regione, che vede, per altro, coinvolto il Comune San Pietro che, tra pochissimi mesi, dovrà votare il nuovo sindaco. Poi le informazioni sui fondi, che dovrebbero arrivare nei prossimi anni, non sono precise, anzi».

«Tali somme si legano al numero di fusioni che si attueranno nei prossimi anni e diminuiscono proporzionalmente più alto è il numero delle fusioni - continua il commissario provinciale del Carroccio -. Tutto si lega ad un tema molto più importante che è quello della necessità d'ascoltare i cittadini. Quest'ultimi lamentano, giustamente, il non coinvolgimento in una scelta, che, per San Pietro in particolare, vedrà la scomparsa del Comune e l'annullamento della sua storia deciso 'a tavolino'. Seguendo la via di un confronto, con modi e tempi adeguati, si sarebbero anche potuti risparmiare soldi pubblici investiti in studi di fattibilità e referendum».

«Siamo, quindi, come movimento e, come sempre, vicino alla voce dei cittadini e del comitato che si è costituito per bloccare la procedura dei consigli comunali. Per tutte queste ragioni chiediamo ai residenti di votare NO al quesito referendario. In futuro, dopo le prossime elezioni amministrative si potrà aprire un dialogo serio, costruttivo e democratico con la popolazione».

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