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Premio San Fiorenzo: «Porcari e Verani "due semi" che hanno lasciato un grande segno»

Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato nel corso del concerto della Corale ‘Città di Fiorenzuola’

Chiesa Collegiata gremita per la consegna del premio San Fiorenzo 2017. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato nel corso del concerto della Corale ‘Città di Fiorenzuola’. Come ilPiacenza.it aveva già anticipato quest’anno la commissione composta da rappresentanti della parrocchia e dell’Amministrazione Comunale, ha voluto assegnare un premio alla memoria che combina due riconoscimenti: uno a Marco Porcari, paziente non autosufficiente che fu ospite della Casa Protetta “Verani Lucca”; e uno proprio a quest’ultima struttura che lo aveva in cura.

«Porcari, nonostante il periodo di silenziosa infermità, causato a soli trentotto anni da una grave patologia che lo ha portato sempre più all’inabilità ed all’allettamento, è sempre ricordato con un’indole caratterizzata dalla mitezza e dalla dolcezza – è stato detto durante la lettura delle motivazioni dell’assegnazione del premio. Virtù confermate anche dalla moglie Enza, da amici fedeli e dal personale della Casa, durante gli otto anni trascorsi al Verani. Anche questa esperienza di estrema fragilità, nel profondo mistero della croce, fu una forma di santità e di inconsapevole martirio che troveranno luminoso riconoscimento nel riscatto della Risurrezione». Proprio alla moglie di Porcari, Enza Cataldo, è stato consegnato il premio. Poi ha preso la parola: «In questi anni in cui ho accompagnato Marco nella sua malattia, ho sempre rifiutato nel mio cuore la definizione di sfortunati perché insieme avevamo un desiderio di progetto di amore nella famiglia e nel servizio agli altri, che abbiamo portato avanti comunque. In questo percorso ci ha sostenuti la nostra fede in Gesù Cristo perché quello che per il mondo può sembrare fallimentare e mancante nello sguardo di Dio è pienezza di vita». Nato il 27 settembre del 1963, Marco Porcari sposa Enza Castaldo con cui ha due figli: Luca ed Elia. «Prima e dopo il matrimonio, fino alla malattia, opera come educatore professionale con una grande sensibilità ai casi difficili, disponibile ed intraprendente nel volontariato caritativo e formativo, fino a fare la scelta di aderire al cammino del Diaconato Permanente per un qualificato ministero di dedizione animato dal Vangelo».

San Fiorenzo, la consegna del premio 2017 - ilPiacenza

Un secondo riconoscimento la commissione ha deciso di assegnarlo alla Fondazione "Verani Lucca, «in memoria del centenario della morte del giovane Prospero Verani dalla cui fecondità di memoria nacque il Pio Istituto a lui dedicato» - si legge sempre nella nota riportante le motivazioni. «Si tratta di una grande realtà, con oltre cento ospiti e oltre cento dipendenti che prima di azienda ed impresa vuole essere casa e famiglia, comunità di relazione e di cura animata da affetto, stima, accompagnamento e sollievo. Uno stile di rispetto e di premura di servizio paziente e competente che dimostri la centralità della persona. Uno stile che ebbe un non trascurabile contributo nella presenza delle suore Figlie della Carità, negli anni iniziali, e che trova continuità e segno nella testimonianza del volontariato e dell’assistenza religiosa con cappellano e cappella».

«Ringrazio la commissione per il conferimento del premio che è tanto più gradito in quanto era del tutto inatteso – ha detto il presidente della Fondazione Verani Lucca, Francesco Boscarelli. Un premio che coincide con il centenario della morte di Prospero Verani. La nostra è una realtà che oltre alle competenze tecniche di un livello molto elevato è caratterizzata dall’umanità delle persone che io ho potuto verificare personalmente di recente con il ricovero di una persona a me cara in questa struttura. Tutti a Fiorenzuola sanno che c’è il Verani ma in pochi lo conoscono, a parte gli ospiti, i famigliari, il personale e i mai abbastanza apprezzati volontari. Quello che a noi farebbe molto piacere sarebbe che il centenario di Prospero e le manifestazioni di contorno fossero un’occasione per la cittadinanza per conoscere meglio la nostra istituzione. Noi ci occupiamo di assistenza agli anziani: oggi la percentuale di anziani ultra sessantacinquenni sul totale della popolazione è del 20 per cento. Nel 2050 sarà del 34 per cento, quindi in meno di una generazione si passerà ad un anziano su cinque a un anziano su tre. Questo in una situazione in cui verosimilmente le risorse pubbliche e private saranno sempre minori e quindi si tratta di un’emergenza sociale di cui le persone non sono forse consapevoli. Cosa possono fare i cittadini? Se qualcuno ha voglia e tempo di mettersi a disposizione di qualcun altro, le porte sempre aperte: a noi fa sempre piacere accogliere chi vuole venire per darci una mano o anche per conoscerci meglio».

«Porto il ringraziamento di una città a due fiorenzuolani che hanno fatto dono della vita per il bene del nostro paese – è intervenuto il sindaco di Fiorenzuola, Romeo Gandolfi. Prospero Verani ha donato la vita prima alla patria e poi a Fiorenzuola con una struttura che dà sollievo ai concittadini che hanno necessità e dà anche lavoro a tante famiglie. Poi il ricordo di Marco Porcari che, essendo educatore professionale, con il suo stile di vita aiutava i giovani e oggi è sicuramente un bell’esempio. Sono "due semi" che hanno lasciato un segno nella nostra Fiorenzuola, come recita un versetto del Vangelo di Giovanni “Un seme che muore produce grande frutto”».

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