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Quintavalla: «Scelta miope sciogliere l’Unione della Bassa»

Il sindaco di Castelvetro: «In un momento nel quale i comuni si alleano per fornire più servizi, la nostra Unione scompare per la decisione di alcuni»

«Sciogliere l’Unione della Bassa? È stata senz’ombra di dubbio una scelta miope e scellerata». La pensa così Luca Quintavalla, sindaco di Castelvetro e consigliere provinciale. Durante l’ultima seduta di Consiglio provinciale il primo cittadino castelvetrese è tornato sul recente caos che ha coinvolto l’ente, svuotato di comuni, funzioni e futuro. In un momento nel quale i comuni rafforzano le Unioni, quella della Bassa Valdarda e fiume Po si è sfaldata ed è costretta a scomparire. Dal 1 gennaio 2022 cesserà di esistere. 

L’Unione nacque nel 2014 e in questi anni ha coinvolti i municipi di Besenzone, Caorso, Castelvetro Piacentino, Cortemaggiore, Monticelli, San Pietro in Cerro e Villanova. Il primo comune a sfilarsi nei mesi scorsi è stato Cortemaggiore, al quale ha fatto seguito Monticelli. In seguito anche Caorso, Besenzone e San Pietro. «Mi prendo la responsabilità di quello che dico – ha detto Quintavalla, considerando negativamente il cammino intrapreso -, Castelvetro e altri comuni hanno subito questa decisione. In un momento nel quale tutti si alleano per fornire più servizi insieme, questa Unione scompare».

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