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Storia / Fiorenzuola d'Arda

Renato Donelli, bracciante di San Protaso ucciso dai fascisti: il ricordo delle scuole

Passeggiata storica con i ragazzi dell'Istituto "Gatti" di Fiorenzuola. L'approfondimento della figura di uno dei tanti "ultimi" che sostennero la Resistenza antifascista nel Piacentino vedrà una seconda fase con la presentazione di un libro

Renato Donelli, bracciante agricolo antifascista, è stato ucciso a soli 26 anni a San Protaso di Fiorenzuola d'Arda il 29 dicembre 1944 dopo un rastrellamento fascita, portato avanti dai bersaglieri della Divisione Italia in seguito all'attacco dei partigiani, avvenuto lo stesso giorno tra San Protaso e i Doppi. Una persona comune che ebbe un ruolo attivo, come non combattente, nella Resistenza al nazifascismo tra la Val d'Arda e la Val Riglio, tra Castell'Arquato e la Val Chero. Uno dei tanti 'ultimi' che ebbero il coraggio di ribellarsi ai soprusi fascisti, rischiando per questo motivo la vita. 

Per ricordare la figura storica del bracciante, che ha poi ottenuto il riconoscimento di partigiano e a cui è intitolata una via a San Protaso, ha preso avvio nella mattinata del 16 dicembre il progetto - promosso dall'Anpi di Fiorenzuola d'Arda, in collaborazione Istituto Comprensivo G.Gatti di Fiorenzuola - dedicato alla sua figura, che fa parte del più ampio progetto didattico 'Storie di lotte per la libertà', sostenuto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano. 

Renato Donelli è infatti uno dei sette personaggi di cui gli studenti approfondiranno la storia e la biografia nel corso dell'anno scolastico 2022/23. Il riferimento storico per la narrazione è stato il libretto 'Renato Donelli: bracciante agricolo antifascista di San Protaso ucciso a 26 anni' scritto da Christian Donelli, pronipote di Renato Donelli, giornalista di Citynews e attivo dell'Anpi di Fiorenzuola d'Arda. Il testo, pubblicato dall'Anpi con il sostegno della Fondazione Piacenza e Vigevano, verrà presentato ufficialmente a San Protaso nel mese di gennaio 2023. 

Nel corso della mattinata gli alunni della 3 C dell'Istituto Gatti, accompagnati dalla professoressa Cingolani, hanno effettuato una breve passeggiata storica, - accompagnati dallo storico Franco Sprega e Vittorio Gatti dell'Anpi, da Christian Donelli e dal presidente dell'Anpi di Fiorenzuola Danilo Frati - nei luoghi centrali della storia di Renato, ucciso dopo essere stato accoltellato e colpito da una fucilata. Il suo corpo verrà abbandonato nel canale di fronte alla cascina Malpodata con il divieto per i parenti di avvicinarsi al cadavere. Solo tre giorni dopo il parroco di San Protaso riuscì a recuperare il cadavere con un carretto per dare degna sepoltura a Renato. 

La mattinata ha preso avvio alle 10.30 con la visita in località Moruzza - dove Renato Donelli ha vissuto una parte della sua vita - per poi spostarsi in località Case Catellane, dove Renato visse insieme allo zio Luigi, che lo aveva accolto in casa sua dopo che il padre di Renato, Ludovico Donelli, militante socialista, fu costretto a scappare in Francia per sfuggire alla repressione fascista. La terza tappa è stata proprio la cascina Malpodata, all'interno della quale nell'inverno del 1944 c'era un avamposto fascista e dove fu ucciso Renato Donelli. Una targa, apposta proprio sul muro dell'abitazione,  ricorda il suo sacrificio per la lotta di liberazione partigiana. I ragazzi e le ragazze della terza C, coinvolti dalla storia di Renato, hanno  partecipato alla passeggiata con interesse, ponendo anche alcune domande nel corso delle tre tappe. 

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