Fiorenzuola, mostra retrospettiva di Umberto Moroni
Da domenica 17 novembre 2019 alle 10:30 alla sede del Club Cinematografico (piazza Caduti 1), apre la mostra RETROSPETTIVA di Umberto Moroni che propone una raccolta di immagini tratte dai suoi progetti fotografici che mostrano la sua evoluzione nell'arco temporale che va dai suoi inizi fino al periodo attuale.
La mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile nei giorni: lunedì, mercoledì, venerdì: 21÷23 - domenica e festivi: 10÷12 e 17÷19, fino al 1° dicembre 2019.
UMBERTO MORONI nasce a Codogno (LO) nel 1987. Nel 2014 riceve una menzione d’onore al Neutral Density Awards di Londra e sottoscrive un contratto, tuttora in corso, con Art+Commerce/Vogue di New York.
Nel 2015 inizia ad esporre le sue opere alla Galleria "Il Lepre" di piacenza. Nel 2016 è impegnato a Milano come fotografo al progetto "Fashion" per Shumanshu di Martino Midali, per evento UNICEF - espone le sue opere al festival “Foto di note” a Cernusco sul Naviglio e nello stesso anno, e in quello successivo, frequenta un corso professionale di fotografia presso l’Istituto Italiano di Fotografia a Milano. Successivamente è docente di storia della fotografia, linguaggio fotografico tecnica della fotografia e nozioni di fotoritocco in un corso di livello base ed intermedio e partecipa alla Biennale dei Giovani Fotografi di Bibbiena.
Nel 2017 partecipa al Festival fotografico europeo in “Alla ricerca di una estetica del paesaggio” a cura di Erminio Annunzi e in “L’altra faccia della luce” a cura di Roberto Mutti. Nello stesso anno collabora al progetto Edelman/Roche con mostra finale presso la Galleria "Alberto Sordi" a Roma ed al progetto del photo editor Leonello Bertolucci per ADSINT con mostra finale presso la FABBRICA DEL VAPORE a Milano.
Nel 2018 riceve una menzione d’onore al Monochrome Awards di Londra.
Tra i lavori che hanno lasciato traccia del suo percorso artistico dell’immagine segnaliamo:
- VEDERE OLTRE IL SILENZIO – 2013. "Reportage di un manicomio dismesso che vuole raccontare con la fotografia come nell’ospedale psichiatrico le condizioni di vita potevano essere ben peggiori di quelle di un qualsiasi penitenziario a causa dei regimi medici come l’isolamento, la sorveglianza costante e l’abbandono dal mondo esterno.
- PERCORSI – 2014, progetto sviluppato leggendo Siddharta, con foto che l’autore vuole rappresentino il percorso di vita di qualsiasi persona; infatti ogni persona ha un suo percorso.
- OGGI COME IERI – 2015:"Foto concettuali di paesaggio ambientato. Le immagini sono tutte state scattate a pellicola in bianco e nero per rappresentare i paesaggi d’oggi come se fossero del passato."
- IL RITORNO – 2015/16:"La natura prende il sopravvento su tutto quello che ha creato l’uomo; edifici, case strutture.
- AL CONFINE DEL PROPRIO SPAZIO – 2016: genere metafisico, in ogni scatto c’è la rappresentazione dell’uomo e delle barriere architettoniche che vogliono rappresentare le nostre barriere interiori.
- VITA SENZA ANIMA – 2015/17, progetto fotografico iniziato nel marzo del 2016 dove vengono ritratti dei manichini in dittici bianco e nero. Con questo progetto l’autore racconta l’interazione tra i manichini come se fossero persone nella loro quotidianità però con una visione critica.