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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Spaccio di droga nella Bassa, cinque condanne e un’assoluzione

Operazione Myocastor, per il magrebino, considerato l’organizzatore della rete di spaccio tra i campi della Bassa, 12 anni di reclusione, per un altro marocchino 8 anni. Il difensore: «Non è un narcotrafficante, ricorreremo in Appello»

Cinque condanne e un’assoluzione. Si è concluso così il processo alla banda di spacciatori azzerata dai carabinieri di Fiorenzuola con l’operazione Myocastor (nutria, in latino). Due le pene più pesanti comminate dal giudice Gianandrea Bussi: Annaoui Bouazza, considerato dal pm Emilio Pisante l’organizzatore dello spaccio nei campi della Bassa, è stato condannato a 12 anni di reclusione e 40mila euro di multa. Il pm aveva chiesto 14 anni. Per Bouazza, tuttora in carcere, il suo avvocato Debora Piazza, del Foro di Milano, ha preannunciato il ricorso in Appello. Otto anni di reclusione, e 26mila euro di multa, è stata la pena per Yassine Zaaroury (irreperibile). Per lui, il giudice ha accolto in pieno la richiesta della pubblica accusa. Anche in questo caso, gli avvocati Emilio Dadomo e Sara Felloni ricorreranno in Appello.

Alice Dall’Ospedale è stata condannata, poi, a 3 anni e 9 mesi e 13mila euro di multa. La donna è stata assolta, invece, da alcuni capi di imputazioni relative a cessioni di droga. Marco Manganoni, difeso da Dadomo e Felloni, ha visto la condanna a due anni e 2mila euro. Anche lui è stato assolto per alcune cessioni. La condanna comprende una precedente pena. Anche per lui, i legali ricorreranno in Appello.

Mohamed Benali, infine, è stato condannato a un anno di reclusione e 2mila euro. Il suo avvocato difensore, Jonathan Vignali, ricorrerà in Appello. Tutti erano accusati di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

Il giudice, al termine, ha restituito gli atti al pm per valutare la posizione di un testimone che potrebbe essere indagato per falsa testimonianza.

«Bouazza - ha affermato l’avvocato Piazza - non è un narcotrafficante e non è l’organizzatore del giro di spacciatori. Si è trattato solo di episodi di piccolo spaccio. Tra l’altro, gli sono stati contestati dei reati in un periodo in cui era in Marocco e noi lo abbiamo dimostrato in aula. Di sicuro ricorreremo in Appello». Bouazza, al momento della cattura, e con numerosi precedenti, doveva scontare una condanna di 5 anni e mezzo, per reati commessi a Rimini tra il 2003 e il 2007.

Si è così concluso il primo grado del processo della maxi operazione dei carabinieri che aveva portato all’arresto di 31 persone. I carabinieri del Norm Fiorenzuola scattò alla fine di dicembre del 2016 e smantellò una fitta rete di venditori di morte magrebini - hascisc, eroina, cocaina, tra i campi di mais si vendeva di tutto come in un supermarket - provenienti per lo più dall'hinterland milanese. I carabinieri, dopo una lunga indagine, appostati nei campi della Bassa, fecero scattare il blitz e arrestarono gli spacciatori.

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