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Spaccio in Valdarda anche di ketamina, quattro in manette

Si tratta di padre e figlio, di un marocchino e di ventenne piacentino. Sono accusati di aver spacciato a Cortemaggiore, Besenzone, Caorso e Villanova nei pressi di bar o punti di ritrovo di giovani, loro clienti

Sono accusati di spaccio di droga e al termine delle indagini condotte dai carabinieri dell'aliquota operativa di Fiorenzuola con i militari di Cortemaggiore, sono finiti in manette. Si tratta di padre e figlio napoletani (difesi dall'avvocato Carlo Bordi) ma residenti a Cortemaggiore, di un marocchino 20enne difeso dal legale Luca Caputi e un piacentino assistito dall'avvocato Romina Cattivelli. Secondo i militari, coordinati dal sostituto procuratore Daniela Di Girolamo, i quattro avevano costruito - secondo gli inquirenti - una rete di spaccio di hascisc, cocaina e anche ketamina nella bassa Valdarda tra i comuni di Corte, Besenzone, Caorso e Villanova nei pressi di bar o punti di ritrovo di giovani, loro clienti. Le indagini si sono protratte per alcuni mesi e al termine il gip Luca Milani su richiesta del pm ha emesso le ordinanze di custodia cautelare eseguite nei giorni scorsi. Sono tutti ai domiciliari tranne il padre che è in carcere. Nella mattinata del 30 dicembre si sono svolti gli interrogatori di garanzia alla presenza del gip Fiammette Modica durante i quali lo straniero si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere così come il piacentino. Padre e figlio invece avrebbero fornito la propria versione dei fatti. 

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