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Spara in un bar affollato: «La prossima volta con un Kalashnikov». Arrestato

In manette al termine delle indagini dei carabinieri un 21enne. Il 4 gennaio ha sparato contro il dehors di un bar di Cadeo pieno di persone. Il giovane, che fa uso di cocaina, avrebbe anche maltrattato, picchiato e minacciato la sua ragazza

Nella notte i militari hanno dato il via a diverse perquisizioni domiciliari trovando a casa del Falchi, un appartamento pantaleo leuzzi-2a Chero, cartucce, carte di credito rubate, attrezzi da lavoro (sottratti nell'azienda in cui lavorava), ma non la pistola. Contemporaneamente alle indagini condotte dall'aliquota operativa diretta da Enrico Savoli, e dai Ris di Parma sul fatto del 4 gennaio, i carabinieri di Carpaneto hanno avviato altri accertamenti dopo la denuncia della fidanzata del giovane, una 19enne di Pontenure. La ragazza, preso coraggio, ha raccontato, - fanno sapere gli inquirenti in conferenza stampa - i mesi di abusi subiti dal 21enne. Ha spiegato che entrambi facevano uso quotidiano di cocaina, e che il Falchi più volte l'aveva malmenata, maltrattata e minacciata. L'avrebbe anche scaraventata giù dalle scale e poi picchiata con un manico di una scopa, in altri episodi con una stampella dopo averla costretta ad avere rapporti sessuali contro il suo volere. Addirittura, pare che il Falchi, dormisse con la pistola sotto il cuscino, ogni notte. 

Ha spiegato che girava armato nonostante non avesse il porto d'armi, nei jeans aveva questa Beretta calibro 7.65 di provenienza illecita che in più occasioni avrebbe tirato fuori anche davanti a molte persone (ascoltatate dai carabinieri hanno tutte confermato un episodio avvenuto in una pizzeria della provincia). Il 21enne avrebbe puntato alla tempia della sua fidanzata l'arma, scarica, e avrebbe premuto il griletto: un gesto dimostrativo di intimidazione. Non solo, la giovane ha infine confessato che una volta, durante una passeggiata, lui le avrebbe sparato quando lei si trovava di spalle, mancandola volutamente ma spaventadola a tal punto che non subito aveva trovato il coraggio di denunciarlo, e poi di lasciarlo. Una relazione violenta resa ancora più devastante dall'abuso di cocaina.

Nei cellulari dei quattro e specialmente in quello del Falchi i carabinieri hanno trovato immagini di lui con la pistola, la stessa che ad oggi non è ancora stata trovata, e chat dalle quali si capisce chiaramente cosa aveva fatto: "Adesso l’hai capito quanto sono matto o no? L’hai capito o no?", scrive a un amico su Whatsapp. E ancora: "Siamo tutti criminali, gli spariamo dentro al bar e via. La prossima volta con un Kalashnikov...Io son sempre così non è che mi becchi, ho sempre fatto così. Io tutti i giorni mi becchi così".  Il giovane è stato arrestato il 28 marzo, ora si trova alle Novate ed è accusato di detenzione e porto abusivo d'arma da fuoco, esplosioni pericolose, ricettazione, danneggiamento aggravato, detenzione abusiva di munizionamento, appropriazione indebita, maltrattamenti, minacce aggravate, detenzione di droga ai fini di spaccio (avrebbe ceduto mezzo etto di marijuana a uno dei tre amici). I carabinieri stanno continuando le indagini per ritrovare la pistola usata dal giovane: i bossoli ritrovati corrispondono alle cartucce rinvenute nella sua abitazione e all'arma che si vede nei selfie trovati nei cellulari del gruppi di amici. 

Esplode colpi di pistola contro un bar, arrestato ©IlPiacenza

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