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"Tennis in carrozzina", torna il progetto del Rotary Fiorenzuola nelle scuole

Il progetto, che da due anni è diventato un service distrettuale, è tornato nella sua completezza. Oltre al Torneo Internazionale di Tennis in Carrozzina Maschile e Femminile, organizzato presso la Canottieri Baldesio di Cremona dal 2 al 5 settembre ed alle esibizioni dimostrative (le ultime di Madonna di Campiglio e di Quinzano d’Oglio), sono ripresi anche gli incontri nelle scuole. Questo grazie all’interessamento del Rotary Club Fiorenzuola che con la sua presidente, Tiziana Meneghelli e la responsabile del progetto, Federica Arduini, ha invitato la squadra di tennis in carrozzina della Baldesio ad un incontro con i ragazzi della classe 2 A delle medie inferiori del polo scolastico di Roveleto Pontenure in provincia di Piacenza.

Questi incontri, ritenuti molto importanti e formativi, dagli insegnanti e dal dirigente prof. Leonardo Mucaria, hanno la finalità di sensibilizzare i ragazzi sull’importanza dello sport come educazione alla vita e al rispetto dei diritti delle persone con disabilità a condurre una vita senza barriere: architettoniche culturali, psicologiche. Hanno animato la riunione i responsabili della squadra, Alceste Bartoletti e Roberto Bodini ed il capitano Giovanni Zeni, tutti e tre rotariani. Prima hanno intrattenuto in aula gli studenti sulla nascita di questa disciplina sportiva e sul progetto del Rotary e le sue finalità, poi ci si è trasferiti in palestra per un’esibizione dimostrativa, con la possibilità per tutti (insegnanti compresi) di poter provare a giocare a tennis in carrozzina. E’ stata un’esperienza emozionante e coinvolgente, molto apprezzata dai ragazzi che, attenti ed incuriositi, hanno subissato di domande gli ospiti. Evidentemente il Rotary con questo progetto, ha colpito nel segno. Le parole di Meneghelli  sono state  molto chiare e sentite : “In questa iniziativa, ho avuto un doppio ruolo, da presidente del Rotary e da docente. Posso dire che attività come queste , ti lasciano un segno dentro, torni a casa ripensando a ciò che hai visto e sentito , rifletti. I ragazzi sono stati toccati nel profondo, qualcuno si è commosso, qualcuno non avrebbe mai creduto che ci volesse tanta energia per uno sport per tanti ormai scontato. Muoversi, spingersi con la forza delle braccia  tenendo una racchetta, colpire e scattare. Il tutto su una carrozzina. Una sana lezione per far capire che  ogni obiettivo va perseguito con determinazione, fino in fondo, credendoci sempre.  Sono orgogliosa , come rotariana, di aver collaborato, seppure con un piccolo tassello, alla crescita dei nostri ragazzi”. Tanti  hanno potuto conoscere ,nel 2021,  la tematica del binomio sport/disabilità,  in occasione dei Giochi Paralimpici , ma l’opera di sensibilizzazione non può essere dismessa , in particolare per quanto riguarda i ragazzi , affinché  colgano  quali difficoltà possano incontrare loro coetanei in attività per loro scontate.

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