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Terrepadane: l’innovazione agricola “vola” verso un futuro “liquido”

Mercoledì 29 marzo il Consorzio Agrario Terrepadane inaugurerà il nuovo Centro ‘Multi Liquid’ di Fiorenzuola d’Arda, uno stabilimento completamente dedicato alla produzione di fertilizzante liquido a formula personalizzata. Insieme al moderno impianto di produzione verrà presentato in anteprima assoluta un avveniristico elicottero a controllo remoto

Mercoledì 29 marzo 2017 il Consorzio Agrario Terrepadane inaugurerà il nuovo Centro ‘Multi Liquid’ di Fiorenzuola d’Arda, uno stabilimento completamente dedicato alla produzione di fertilizzante liquido a formula personalizzata. Insieme al moderno impianto di produzione verrà presentato in anteprima assoluta un avveniristico elicottero a controllo remoto, velivolo UAV capace di trattare senza fermarsi oltre 40 ettari di campo anche nelle condizioni più ostili, e che vedremo probabilmente presto sorvolare le campagne vicino casa nostra, impegnato nella distribuzione aerea del Trichosafe, il rimedio biologico della francese De Sangosse contro la piralide.

Anche in agricoltura le parole d’ordine oggi sono “ottimizzare” e “innovare”, ed è proprio in questa direzione che si sta ormai da qualche tempo muovendo il Consorzio Agrario Terrepadane. Andiamo verso un futuro caratterizzato da continue trasformazioni, dove ogni aspetto del settore sarà regolamentato in modo sempre più rigoroso e stringente, e dove i limiti di utilizzo di sostanze fertilizzanti e di rimedi fitosanitari obbligheranno tutti gli operatori ad una radicale trasformazione del loro modo di fare agricoltura, un modus operandi dove l’efficienza agronomica e la sostenibilità delle lavorazioni in campo saranno sempre più l’elemento determinante per la redditività delle aziende agricole.

Il nuovo Centro di Fiorenzuola ha già da qualche giorno avviato la produzione delle nuove linee di fertilizzante Nutrifield e fertIDEA, una linea di concimi per il trattamento a pieno campo ed un’altra linea di prodotti appositamente studiata per l’utilizzo negli impianti di fertirrigazione, altro cavallo di battaglia del Consorzio Terrepadane.

“I vantaggi della concimazione liquida rispetto a quella tradizionale operata con fertilizzanti granulari sono molti – afferma Giorgio Mazzoni, Responsabile Concimi del Consorzio Agrario Terrepadane – anzitutto si tratta di una distribuzione più efficiente ed uniforme perché essendo liquida penetra subito nel terreno senza disperdersi, in secondo luogo può essere distribuita insieme alla semina o ai trattamenti fitoiatrici con un notevole risparmio di tempo,  risorse e con una sostanziale riduzione dell’impatto ambientale. Ma con questo progetto abbiamo voluto spingerci oltre, insieme ai vantaggi appena menzionati i nostri fertilizzanti liquidi saranno infatti prodotti con un approccio agronomico completamente differente rispetto al passato. Nutrifield e fertIDEA sono linee di fertilizzanti del tutto ‘customizzati’, in altre parole partendo da una analisi del terreno da trattare formuliamo un prodotto a misura di campo”.

Va ricordato che il nuovo impianto costruito da Terrepadane va a battesimo da subito con una partnership importante che vede impegnato nel progetto anche il colosso israeliano Haifa Chemical. All’evento inaugurale, in programma dalle ore 10 di mercoledì 29 marzo, a Fiorenzuola (PC) località Barabasca, l’innovazione la farà letteralmente da padrona. Insieme all’impianto di produzione completamente automatizzato dei fertilizzanti sarà presentato in anteprima assoluta il nuovissimo UAV dell’italiana Helicamprò, un elicottero a pilotaggio remoto con motore a combustione utilizzabile in futuro per la distribuzione di molti trattamenti fitoiatrici, oggi già pronto a scendere in campo, o meglio, a ‘salire’ in campo per la distribuzione del trattamento biologico contro la piralide Trichosafe (De Sangosse). Questo velivolo è un vero concentrato di tecnologia ed ha un’autonomia e delle performance di gran lunga superiore ai vari APR utilizzati sinora in agricoltura. Un dato fra tutti, forse il più impressionante: è in grado di trattare, anche in condizioni estreme, oltre 40 ettari di campo.

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