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"Vuoto a rendere" e "Baratto Amministrativo": la maggioranza frena le mozioni dei Cinque Stelle

Le due proposte presentate in Consiglio comunale sono state giudicate «non praticabili»

Due proposte, la prima quella del “Vuoto a rendere” poi quella del “Baratto Amministrativo”, presentate nel Consiglio comunale del 30 ottobre da Elena Rossini (Movimento 5 stelle) con due rispettive mozioni. Entrambe però sono state bocciate dalla maggioranza perché giudicate «non praticabili».

“Vuoto a rendere”

La Rossini ha invitato il sindaco e la Giunta a impegnarsi per «introdurre forme di incentivo, quali la riduzione della TARI per esercenti, produttori e distributori che restituiscono specifiche tipologie di imballaggi destinati ad uso alimentare». «Il Movimento 5 stelle – ha detto la Rossini – in Giunta regionale ha presentato una risoluzione con la quale invitava l’ente ad impegnarsi ad adoperarsi per destinare risorse finalizzate a sostenere la sperimentazione del “Vuoto a rendere” su cauzione (di specifiche tipologie di imballaggi) e riservate alle Amministrazioni comunali che prevedano agevolazioni verso gli esercenti, i produttori e i distributori aderenti alla sperimentazione».

Gli esercenti aderenti verserebbero una cauzione all’acquisto dell’imballaggio pieno, con la restituzione della stessa al momento della restituzione una volta vuoto. Un regolamento che secondo l’assessore all’Ambiente Franco Brauner non è attuabile: «La TARI, ovvero la tassa sui rifiuti, viene calcolata e pagata dagli esercenti in base alla metratura del locale». «Se l’esercente può ottenere una riduzione – ha aggiunto l’assessore Massimiliano Morganti – anche il cittadino vorrebbe essere soggetto ad una riduzione. Ciò porterebbe a un sistema ingestibile di calcolo delle imposte». La consigliera Rossini ha voluto far notare che «non c’è un reale controllo del materiale stoccato da Iren» e che con la sperimentazione del “Vuoto a rendere «ci sarebbe una riduzione del materiale che l’azienda si troverebbe a gestire». Solo la minoranza ha votato a favore della mozione.

“Baratto Amministrativo”

Contraria, la maggioranza, anche sull’introduzione del “Baratto Amministrativo”, una collaborazione tra Amministrazione e cittadini che, a causa della crisi economica, non riescono a far fronte al pagamento di tasse e tributi locali. «Questi soggetti – ha spiegato la Rossini illustrando la mozione - verrebbero impegnate in lavori di manutenzione varia o assistenza alle scolaresche, favorendo così anche una valorizzazione della persona che si sentirebbe utile nei confronti della propria comunità».

A Fiorenzuola esiste già, però, una collaborazione tra cittadini e Amministrazione e proprio questo motivo ha spinto la maggioranza a votare contro. «Tramite il lavoro volontario alcune persone – ha spiegato la vicesindaco Paola Pizzelli -, chi in forma volontaria, chi con la supervisione dei servizi sociali, possono superare le difficoltà economiche in atto, eseguendo lavori di pubblica utilità. I contribuenti in difficoltà possono assolvere i propri “doveri” attraverso un “patto” con il Comune». «Ai cittadini non viene consegnato materialmente il compenso, in quanto alcune persone hanno manifestato irresponsabilità nella gestione del denaro» - ha aggiunto l’assessore al Bilancio Marcello Minari. «L’ente in questi anni  - ha concluso l’assessore Massimiliano Morganti – ha incontrato professionalità elevate, mentre con altre si è osservato che servirebbe loro un aiuto concreto per entrare nel mondo del lavoro. In questi casi il lavoro dei nostri funzionari verrebbe “appesantito” e allo stato di salute attuale dei nostri uffici non sarebbe opportuno aggiungere ulteriori persone che svolgono questo tipo di mansioni».

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