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Viale Malta "bloccato" dalla generosità dei piacentini. Risposta di massa all'appello Cri per gli Afghani

Tantissimi dalle 9 di sabato 28 agosto si sono recati nella sede della Croce rossa per portare i generi di prima necessità

«Chi si riempie la bocca con la frase "prima gli italiani" sono quelli che per primi non alzano un dito per aiutare nessuno, tantomeno gli italiani che tanto sicuramente meritano. Gli fa semplicemente comodo per scrivere da una tastiera sui social network e prendere posizioni ingiuste. Ma, fortunatamente, la tanta gente che vedo qui oggi e che sta portando aiuti concreti per persone in difficoltà è la dimostrazione che la maggioranza della gente ha capito che la vita vera è questa, non quella dietro un monitor a vomitare cattiverie. E che italiani o afghani non c'entra nulla».

Sono le parole di Augusto, uno dei tantissimi piacentini che la mattina di sabato 28 agosto hanno risposto con sollecitudine e generosità all'appello che il comitato della Croce rossa di Piacenza aveva lanciato qualche giorno fa, tramite la nostra redazione, per raccogliere generi di prima necessità da portare al centro militare di accoglienza a San Polo, dove 75 profughi dell'Afghanistan sono ospiti per un periodo di quarantena.
Davvero numerosi - oltre ogni aspettativa dice qualcuno della Croce rossa - quelli che dalle 9 fino a mezzogiorno, e oltre, hanno letteralmente sommerso di borse e sacchi il piazzale della sede Cri di viale Malta. Un via vai incessante e continuo, addirittura il traffico delle auto intasato, tanti genitori con i figli che portano giocattoli per i loro coetanei in fuga dalla guerra.  

Augusto arriva con tre enormi borse, camminando a fatica sullo stretto marciapiedi di viale Malta. Si ferma un attimo a riprendere fiato davanti alla questura (ha dovuto parcheggiare lontano perché le auto in sosta di tanti altri benefattori come lui sono incolonnate lungo viale Malta) per poi mettersi in fila e attendere il suo turno e consegnare ai volontari con l'uniforme rossa le cose che ha acquistato. «Tutta roba nuova - sottolinea fiero, mostrando indumenti appena acquistati in un grande magazzino del centro - perché alle persone, anche se sono in stato di bisogno, è anche giusto donare cose nuove. Va bene liberarsi ogni tanto di indumenti che non indossiamo più, ma quelli che sono diventati stracci è meglio gettarli nella spazzatura, e con 19 euro comprare magari anche solo una tuta da ginnastica, ma che sia nuova».
Il prossimo appuntamento, per portare i generi richiesti dalla Croce rossa, è per martedì pomeriggio, 31 agosto, dalle 15 alle 18.

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