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Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità Vigolzone

«Alessandro e Sonia, il vostro amore rimane e lascia qualcosa a tutti»

Chiesa gremita a Vigolzone per i funerali del 32enne Alessandro Ghisoni, deceduto a Petra (Giordania). Monsignor Illica: «I familiari e chi voleva bene ad Alessandro non devono smettere di cercare la vita»

Il 6 luglio scorso, don Giuseppe Illica, parroco di Fiorenzuola, aveva celebrato a Paderna la sua felicissima unione con la moglie Sonia. A distanza di sette mesi – tra l’incredulità e un profondo senso di ingiustizia – parenti, amici e conoscenti si sono ancora ritrovati per ascoltare la voce del sacerdote, chiamato a dare l’ultimo saluto. Una chiesa di San Mario - a Vigolzone - stracolma di persone ha visto celebrare i funerali di Alessandro Ghisoni, il 32enne piacentino che ha perso la vita a Petra, in Giordania, durante una vacanza, in seguito al distaccamento di alcuni massi dal noto sito archeologico. Il giovane era con la moglie Sonia Garbelli (conosciuta e apprezzata per la sua attività di fotografa) e i cognati.

Molti dei presenti alla celebrazione – che si è svolta nel pomeriggio del 28 febbraio - hanno seguito la cerimonia nel piazzale della chiesa: il gruppo “Vega” della locale protezione civile ha gestito la partecipazione alle esequie. Tanti, da ogni parte della provincia, hanno voluto stringersi attorno alla famiglia del giovane ingegnere (lavorava alla "Bolzoni" di Gariga di Podenzano): oltre alla moglie, ai genitori Maurizio e Claudia, al fratello Massimiliano. «Non c’è una risposta oggi ai vostri perché – ha detto monsignor Illica dall’altare rivolgendosi a chi conosceva bene Alessandro - non c’è una soluzione. Non può valere neanche l’espressione che “era talmente bravo che Dio l’ha voluto a sé”, perché non è così. Ci troviamo in questa situazione e non ci resta che camminare in questo percorso: il cammino porterà a un risultato. Ma tutto questo è vita: da oggi purtroppo parte una vita diversa».

Il sacerdote ha ricordato alcune cose dette in chiesa lo scorso 6 luglio: dopo 12 anni di vita insieme i due giovani si erano uniti in matrimonio. «Non pensiate – ha aggiunto monsignor Illica - che il vostro amore sia terminato, è un amore che prosegue, che cammina ancora. Che lascia un’eredità a tutti, c’è qualcosa che è rimasto per tutti e vi servirà ancora. Auguro che le parole che ci siamo detti al giorno del matrimonio siano ancora vere di fronte all’esperienza della morte. Abbiamo il diritto di sfogarci in questi momenti, di dire che è stato meschino quello che è successo, di esprimere i nostri risentimenti. Ma ricordiamoci che siamo dentro un cammino, che non lo chiamerei un destino, ma un viaggio verso una destinazione a cui arriveremo. Chiedo perciò ai familiari e a chi voleva bene ad Alessandro di non smettere di cercare la vita». «Tanti amici di Piacenza – ha aggiunto alla fine don Maurizio Noberini - della parrocchia di Santa Franca non sono potuti essere qui oggi. Ricorderemo Alessandro, appena possibile, anche in città». In Santa Franca il giovane ingegnere era cresciuto e qua vivono i genitori. I familiari, tramite la voce di don Piero Lezoli, parroco di Vigolzone, hanno ringraziato per l’affetto ricevuto in questi giorni di dolore. 

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