rotate-mobile
La presentazione

Alla Fondazione “un giro d’orizzonte”, il libro dedicato ad Antonio Cederna

La presentazione del volume di Andrea Costa e Sauro Turroni “Un giro d’orizzonte”, dedicato ad Antonio Cederna, archeologo e giornalista, strenuo difensore delle bellezze italiche e fondatore di Italia Nostra

Disordine urbanistico, legislazione carente e anche anticostituzionale, fatti di cronaca sono stati il filo conduttore dell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi all’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in occasione della presentazione del volume di Andrea Costa e Sauro Turroni “Un giro d’orizzonte”, dedicato ad Antonio Cederna, archeologo e giornalista, strenuo difensore delle bellezze italiche e fondatore di Italia Nostra, di cui ricorre in questi giorni il centenario della nascita.

Nel presentare l’iniziativa, Pietro Chiappelloni, consigliere di Italia Nostra Sezione di Piacenza, ha voluto riportare all’attenzione del pubblico carenze e vuoti di una normativa che, lungi dal salvaguardare i beni culturali e l’ambiente, provoca un progressivo degrado del patrimonio, modificandone la struttura storica e distruggendone i contenuti.

Nel proprio intervento, Marilena Massarini, già Presidente della Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio del Comune di Piacenza, ha messo in guardia contro gli interventi indiscriminati che alterano, modificandolo in peggio, il messaggio storico del paesaggio, distruggendo la funzione educativa del presente, che risulta impoverito di ogni valore. Massarini ha sottolineato come, ad esempio, la pianura padana sia stata costruita campo dopo campo dagli agrimensori insieme ai coloni romani lungo la via Emilia e rappresenta un importantissimo monumento da preservare per l’ingegnosità delle soluzioni idrauliche e la perizia nel creare un terreno agricolo fertilissimo di cui ancora oggi beneficiamo. Questo paesaggio unico non va pertanto considerato solo come terreno facilmente e comodamente urbanizzabile, sia per l’edilizia che per la logistica, ma ne va preservata la fertilità e la bellezza paesaggistica. Molto importante, quindi, è la visione d’insieme di un intero territorio, prestando attenzione a non distruggere le memorie storiche che ne rappresentano il genius loci.

E’ stata poi la volta di Sauro Turroni, architetto e urbanista, già parlamentare e Presidente della Commissione Ambiente, curatore del libro “Un giro di orizzonte”. Sauro Turroni ha evidenziato il contributo dato da Antonio Cederna, con scritti e discorsi parlamentari, a meglio conoscere lo scempio del territorio e dell’ambiente dal dopoguerra ad oggi, individuando linee guida per contrastare l’effetto devastante di una urbanizzazione disordinata.

Pietra miliare per la tutela del paesaggio è la legge n.°1497 del 1939 per la Protezione delle Bellezze Naturali, cui farà riferimento la legge Galasso n.°431 del 1985, con un dettagliato quadro degl’interventi che la rendono operativa. Ciò nonostante, i contenuti applicativi delle varie leggi si sono impoveriti, anche perché la loro applicazione non ha limitato o preso in considerazione la distruzione di quello che era, sia a livello urbanistico che di paesaggio, proponendo malamente soluzioni alternative e compensative del vuoto legislativo.

Il volume illustra le varie fasi dell’impegno di Antonio Cederna e propone i suoi scritti che hanno denunciato e combattuto, per oltre quarant’anni, alcuni dei maggiori scempi perpetrati o pensati ai danni del nostro patrimonio urbanistico e ambientale dal dopoguerra fino ai nostri giorni.

La proiezione del filmato sull’opera di Cederna del regista Milo Adami ha riportato all’attualità gli interventi nella difesa dei valori storici e artistici del nostro paese, soffermandosi in particolare sul patrimonio artistico di Roma, ripercorrendo le tappe per la creazione del parco della Via Appia Antica, il più grande parco urbano a livello europeo che stava per essere devastato da un’urbanizzazione dissennata.

La presentazione, estremamente dettagliata e piacevole per il tono familiare e gli aneddoti di gradevole l’ascolto, si è conclusa con l’auspicio di Turroni ad uscire, mediante la conoscenza del passato, dall’attuale inerzia, frutto dello stato di scarsa cultura che ha limitato fino ad oggi la difesa e valorizzazione del paesaggio, cercando di utilizzare al meglio il patrimonio storico ancora disponibile. Ha raccomandato inoltre, di contribuire a ridurre lo scempio di antichi ricordi ancora presenti nel piacentino, segnalandone la presenza e impedendone la distruzione.

Al termine dell’incontro Marilena Massarini ha sottolineato l’importanza delle battaglie e degli scritti di Antonio Cederna in difesa del patrimonio storico e artistico, da cui trarre insegnamento per continuare la sua lotta senza quartiere e risvegliare negli italiani un senso di responsabilità nei confronti della bellezza e dei beni comuni, partendo dalla propria terra.

Paolo Iacopini

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alla Fondazione “un giro d’orizzonte”, il libro dedicato ad Antonio Cederna

IlPiacenza è in caricamento