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Martedì, 30 Aprile 2024
Scuola e futuro

Campus agroalimentare “Ranieri-Marcora”: giovani scienziati crescono

Il progetto degli studenti Pietro Alberici ed Alberto Bisi selezionato per l’esposizione dei progetti finalisti alla 35esima edizione del Concorso dell’Unione Europea “I Giovani e le Scienze 2024”

Inquinamento da micro e nano-plastiche, un ulteriore problema di inquinamento che minaccia tutto il pianeta, già alle prese con i devastanti cambiamenti climatici. Anche i sistemi di irrigazione a goccia ormai universalmente adattati nei nostri campi per le coltivazioni di pomodoro, ma anche per il mais ed altre coltivazioni per evitare inutili sprechi d’acqua, con il tempo rilasciano questi residui nel terreno e possono essere assorbite dalle piante, sia alterare le proprietà pedoclimatiche del suolo.

Due studenti della quinta Itas del Campus agro-alimentare, Pietro Alberici ed Alberto Bisi, con la docente referente Enrica Belli hanno ideato manichette biodegradabili che possono diventare un’alternativa a quelle convenzionali, un progetto che è stato selezionato per l’esposizione dei progetti finalisti alla 35esima edizione del Concorso dell’Unione Europea “I Giovani e le Scienze 2024”, organizzato da Fast (Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche) che si svolgerà a Sarajevo (Bosnia) dal 14 al 20 luglio di quest’anno. Il concorso è organizzato dalla Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche) con il fine di promuovere e valorizzare le competenze dei giovani. E’ giunto alla sua 36esima edizione ed è parte integrante del programma “Io merito” del Ministero dell’Istruzione e del Merito (Miur) nell’ambito scientifico e tecnologico.

La manifestazione “I giovani e le scienze”, patrocinata da Airi (Associazione Italiana per la Ricerca Industriale), promuove e valorizza le competenze e le potenzialità scientifiche e tecnologiche dei ragazzi d’Italia, offrendo loro le più significative opportunità per confrontarsi, crescere e realizzarsi nella scienza e nelle sue applicazioni. Gli obiettivi fondamentali dell’iniziativa sono: avvicinare i giovani alla scienza e alla ricerca, individuare e incoraggiare i più meritevoli e promettenti e stimolare lo spirito dell’innovazione e della collaborazione tra gli studenti. I giovani partecipanti avranno infatti l’opportunità di confrontarsi, imparare e crescere, incoraggiati a perseguire il cammino dell’innovazione e della collaborazione tra gli studenti. La Fast valorizza ulteriormente l’importante esperienza scegliendo o accreditando i ragazzi più meritevoli per rappresentare l’Italia nei più prestigiosi eventi internazionali degli studenti eccellenti.

Per presentare i due giovani ricercatori e illustrare il loro lavoro si è svolta presso l’Aula Magna del Campus, una conferenza stampa cui hanno partecipato, oltre ai due studenti ed alla loro docente referente, la dirigente Teresa Andena (con il suo vice Stefano Vantadori), il professore Marco Trevisan, preside della facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, la ricercatrice della Cattolica Francesca Bandini che ha supportato gli allievi nelle loro ricerche presso il laboratorio di Microbiologia dell’Ateneo Piacentino e l’assessore alle Politiche educative e sport Mario Dadati che ha riferito del saluto del sindaco Katia Tarasconi.

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