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L'incontro

Controllo di vicinato, si consolida il rapporto tra polizia locale e cittadini

Confronto tra i responsabili della polizia locale di Piacenza e i referenti dei 28 gruppi di vicinato della città

Nella serata di giovedì 28 settembre, presso la sala corsi del Comando di Polizia Locale di Piacenza, si è tenuto un incontro formativo tra i ventotto referenti dei gruppi di vicinato di Piacenza con i responsabili dei vari settori della Polizia Locale di Piacenza: infortunistica, ambientale e pronto intervento, oltre ad un approfondimento giuridico. Tema cardine dell’incontro e del dibattito “Come dare un contributo in modo attivo ed efficace per la sicurezza del proprio quartiere”. «I cittadini sono attori attivi di una città e i gruppi di vicinato sono espressione di una sensibilità nei confronti di un centro abitato - ha sottolineato Mirko Mussi, comandante della Polizia Locale -. Per l’impegno profuso dai vostri gruppi di vicinato il Corpo di Polizia Locale vi ringrazia».

Sono quindi state snocciolati vari argomenti riguardanti la motivazione alla base della creazione di un gruppo di vicinato fino al rapporto con le forze dell’ordine alle quali far pervenire le segnalazioni riguardanti, in primis, il proprio quartiere, questo per contribuire ad aumentare la sicurezza del proprio territorio.

«Il gruppo di vicinato deve porsi come primo fine quello di imparare a conoscere meglio chi vive nel circondario - ha spiegato il commissario Antonio Rubino - con lo scopo di individuare ciò che nella comunità in cui si vive non sta funzionando. Caposaldo deve rimanere il tema della prevenzione, ovvero, per quanto riguarda i reati predatori, mettere in atto misure di sicurezza passiva per scongiurare l’azione di un delinquente, dalle telecamere di sicurezza all’installazione di sistemi antifurto, ma prima di tutto che si instauri una fiducia e una conoscenza delle persone che abitano all’interno di quella porzione di territorio. Questo diventa molto valevole per quanto riguarda le spiacevoli truffe agli anziani o alle azioni dei borseggiatori. Questi malintenzionati, in un quartiere in cui i residenti hanno gli “occhi aperti”, saranno sicuramente dissuasi dal mettere in atto un piano criminale. Qualora ovviamente si ravvisi un problema bisogna avvisare le forze dell’ordine».

Soddisfazione è stata espressa dai partecipanti. «Finalmente si sta sviluppando in modo concreto il fare gruppo di vicinato - ha sottolineato Gianmarco Maffini, referente del quartiere Capitolo -. Da un paio d’anni con la Polizia Locale abbiamo sviluppato un ottimo rapporto che ci rende più sicuri grazie alla presenza degli agenti sul territorio e grazie alle tempestive risposte che ci vengono date. L’auspicio è che in futuro questa collaborazione possa allargarsi alle altre forze dell’ordine attraverso i referenti dei gruppi di vicinato a responsabili delle altre forze di polizia».

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