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Deserto anche il secondo bando, sarà il Comune di Ponte a gestire il palazzetto

Nessun privato disposto ad occuparsi della struttura. Il sindaco Chiesa: «Abbiamo una strategia di riserva, gestiremo noi l’impianto in questa fase di transizione»

Niente da fare, va deserto anche il secondo bando per la gestione del palazzetto di Pontedellolio. Le correzioni in corsa del Comune non hanno evitato il disinteresse dei privati: nessuna proposta è pervenuta in municipio per la struttura di via Boggiani, attualmente oggetto del completamento del primo piano. «Il palazzetto è una questione che il nostro paese si trascina da circa 15 anni – commenta il sindaco Alessandro Chiesa - tra costruzione mai terminata e la collettività continuamente chiamata a sostenerne i costi delle utenze (che sommati nel corso del tempo superano i 300mila euro) nella più classica situazione stra-ordinaria che si tramuta poi nella normalità. L'amministrazione, nell'obiettivo di riportare il tutto a condizioni di equità e sostenibilità, ha promosso un notevole investimento per completare strutturalmente l'impianto, efficientarlo e consentirgli di essere maggiormente redditizio».

L’ente ha deciso di far pagare le utenze ai privati che lo vogliono gestire. «La proposta contrattuale formulata ai potenziali gestori – ricorda le premesse dei due bandi andati deserti - si è pertanto basata essenzialmente su tre condizioni: nessun canone di affitto (cifra simbolica di 1.000 €/anno), utenze non più a carico dei pontolliesi e obbligo di dare una destinazione e/o attrezzare le nuove sale».

Ora cosa s’intende fare? «Dinanzi all'assenza di candidature ufficiali a seguito di due bandi pubblici – risponde Chiesa - dopo vari interessamenti più o meno concreti, l'Amministrazione ha perciò scelto di dare attuazione alla strategia di riserva, predisposta sin dalla prima procedura di gara: la gestione diretta, avvalendosi di un soggetto privato per l'effettuazione dell'attività operativa (apertura/chiusura, custodia, prenotazioni, pulizia, ecc.). La gestione diretta da parte del Comune, ovviamente, avrà carattere di transitorietà, nell'attesa che in futuro si possa individuare un nuovo concessionario. Tuttavia, essa sarà in grado di proseguire anche a tempo indeterminato e, in ogni caso, fin quando risulterà necessario. Cittadini e associazioni avranno pertanto garantiti normalmente gli spazi e i servizi del palazzetto. La comunità pontolliese, inoltre, vedrà un risparmio delle proprie risorse pubbliche in virtù del fatto che il Comune, diversamente dal passato, a fronte delle uscite per bollette e personale incasserà dall'altra parte le tariffe e i canoni di affitto. Valorizzare il patrimonio della comunità e garantire attività sociali sostenibili sono percorsi che non possono essere esclusivi l'uno dell'altro, bensì marciare di pari passo. Diversamente facendo, capita che qualche volta i conti non tornino (come negli anni 2011, 2012 e 2015) e, molto poco dulcis in fundo, i contribuenti siano chiamati a pagarne il prezzo».

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