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Giornata mondiale senza tabacco

Quasi un quarto dei 15enni dell’Emilia-Romagna fuma, più le ragazze dei coetanei maschi. I dati

Si consolida tra le giovani generazioni la tendenza a cominciare precocemente a fumare, in particolare sigarette elettroniche. Le iniziative a Piacenza in occasione della ricorrenza del 31 maggio

In Emilia-Romagna sono in calo i fumatori di sigaretta e in aumento gli utilizzatori di sigarette elettroniche e prodotti derivati da nicotina. Si consolida tra le giovani generazioni la tendenza a cominciare precocemente a fumare, in particolare sigarette elettroniche. Tra gli adolescenti si registra per la prima volta il sorpasso delle femmine sui coetanei maschi. È la fotografia scattata dalle più recenti indagini sull’argomento, in occasione della “Giornata mondiale senza tabacco” che si celebrerà in tutto il mondo domani, mercoledì 31 maggio.    

«Proprio per tenere alta l’attenzione sui gravi rischi per la salute che comporta l’abitudine al fumo - spiega la nota stampa della Regione - in tutta l’Emilia-Romagna il servizio sanitario regionale, insieme a tante realtà associative, è impegnato sul territorio con iniziative di comunicazione e sensibilizzazione».

La locale sezione della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt), nell’ambito della convenzione con l’Ausl di Piacenza, ha organizzato lo scorso sabato 27 maggio attività di sensibilizzazione e prevenzione rivolte agli studenti dell'VIII Circolo. Sempre in ambito scolastico è stata organizzata una mostra di scatti d’autore degli studenti del liceo Cassinari di Piacenza. L’esposizione viene fatta prima a scuola e poi, dal 3 giugno, sarà allestita nel nucleo antico dell'ospedale di Piacenza. Inoltre, l’Azienda Usl di Piacenza, proprio nella giornata di mercoledì 31 maggio, utilizzerà i propri canali social per veicolare interviste e video a tema con protagonisti i professionisti della sanità.

Il tabagismo in Emilia-Romagna: numeri in calo - «L’indagine PASSI (Progressi delle Aziende sanitarie per la salute in Italia), coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità, dal 2006 svolge con regolarità rilevazioni statistiche tra la popolazione adulta italiana (18-69 anni) sugli stili di vita e i fattori di rischio per la salute. I dati riferiti al biennio 2021-2022 evidenziano che in Emilia-Romagna fuma con regolarità un quarto (24%) degli adulti, per un totale di oltre 710.000 persone. Una percentuale in linea con la media nazionale e in lieve ma costante diminuzione nel corso degli anni più recenti, con l’unica eccezione del 2020. Nell’anno segnato dell’esplosione della pandemia si è infatti registrata una netta inversione di tendenza al calo della percentuale di fumatori, come ulteriore impatto negativo dovuto al Covid. Tuttavia, dal 2021 in avanti la quota di fumatori ha ripreso a scendere, riportandosi su valori pre-pandemici».       

«Scendendo più nel dettaglio – riferisce la Regione -, il 20% degli emiliano-romagnoli nella fascia d’età 18-69 anni fuma esclusivamente sigarette tradizionali, il 4% abbina altri dispositivi alle sigarette tradizionali e il 3% si è convertito ai nuovi prodotti immessi recentemente sul mercato come le sigarette elettroniche e a quelle a tabacco riscaldato. Per quanto riguarda le caratteristiche e il profilo socio-economico dei fumatori, in Emilia-Romagna la percentuale più alta di fumatori si registra tra le persone con 18-24 anni (31%), per scendere al 21% nella fascia 50-69, e tra gli uomini rispetto alle donne (26% contro 22%). Trova inoltre conferma rispetto alle precedenti rilevazioni la maggiore abitudine al fumo che si riscontra tra le persone con basso livello di istruzione (29%) e che si trovano in condizioni di disagio economico (41%)». 

Gli effetti negativi sulla salute - «Quanto all’impatto negativo del fumo sulla salute-continua la nota stampa - sempre l’indagine PASSI evidenzia che in Emilia-Romagna nel quadriennio 2019-2022 è risultato affetto da almeno una patologia cronica il 26% dei fumatori adulti. In particolare, fuma il 33% delle persone che soffrono di una malattia respiratoria cronica e il 26% di quelle con patologia celebro-vascolare o epatica. Tra gli aspetti più preoccupanti evidenziati dalle più recenti indagini, c’è la tendenza ad un progressivo anticipo dell’età in cui i giovanissimi si avvicinano al fumo. In particolare, dai risultati dello studio multicentrico internazionale HBSC 2022 (Health Behaviour in School-aged Children) sui comportamenti dei ragazzi emiliano-romagnoli in età scolare, emerge che fuma l’1% degli undicenni, il 6% dei tredicenni, e il 24% dei quindicenni. Adolescenti, quindi, sempre più precoci nel “copiare” le cattive abitudini degli adulti, anche se va sottolineato che la stragrande maggioranza dei ragazzi e delle ragazze non fuma.  Un trend, il progressivo abbassamento dell’età in cui si comincia a fumare, che trova conferma anche nei dati dell’indagine GYTS (Global Youth Tobacco Survey) 2022 che ha coinvolto in Emilia-Romagna quasi 2.800 studenti e studentesse di 13-15 anni».  

Il fumo è più diffuso tra le ragazze rispetto ai coetanei maschi - «Lo studio GYTS rivela che il 17% degli adolescenti in quella fascia d’età negli ultimi 30 giorni ha fumato almeno una sigaretta o ha usato altri prodotti derivanti dal tabacco o contenenti nicotina. Ed è emerso per la prima volta che questa percentuale è più alta tra le ragazze (21%) rispetto ai coetanei di sesso maschile (12%). Anche considerando le varie modalità del fumo - sigaretta tradizionale, tabacco riscaldato, e-cigarette – il consumo di questi prodotti è più frequente nelle adolescenti di 13-15 anni rispetto ai coetanei maschi. Tornando all’indagine PASSI, il 42% dei fumatori ha dichiarato di aver provato a smettere negli ultimi 12 mesi, ma solo il 6% c’è riuscito.Da sottolineare, infine, l’importanza del ruolo dei professionisti dalla sanità, medici e personale infermieristico, nell’opera di convincimento ad uscire dalla dipendenza dalla sigaretta, tradizionale o elettronica che sia. Quasi la metà dei fumatori dichiara infatti di aver ricevuto la raccomandazione di smettere di fumare da parte di un operatore sanitario».                      

«La lotta al tabagismo - rimarca l’assessore regionale alla Politiche per la salute, Raffaele Donini - per l’alta incidenza di gravi malattie provocate dal fumo, è tra le priorità del Servizio Sanitario Regionale. Lo attestano anche le tante iniziative organizzate sul territorio dalle Aziende sanitarie e ospedaliere in occasione della ‘Giornata mondiale senza tabacco’. Fondamentale è l’attività di sensibilizzazione e prevenzione, soprattutto verso i giovani e giovanissimi, che sono i più esposti al rischio. Altrettanto importante è l’attività di aggiornamento e formazione degli operatori sanitari impegnati su queste tematiche nelle scuole e nei luoghi di lavoro, oltre al potenziamento dei servizi offerti a quanti, e fortunatamente sono molti, provano a smettere di fumare».

L’impegno della Regione contro la dipendenza da fumo - «La Regione Emilia-Romagna - riporta la nota stampa- è impegnata da anni nella lotta contro il fumo. In particolare, nel 2007 si è dotata di una legge ad hoc (la n. 17/2007 “Disposizioni in materia di Prevenzione, cura e controllo del tabagismo”) e nel 2008 ha varato un Piano di intervento per contrastare l’abuso di fumo. Uno dei modelli di intervento prioritari per le politiche sanitarie regionali sono i Centri antifumo: 38 in tutta l’Emilia-Romagna, vedono la partecipazione di circa 430 operatori all’interno dei gruppi per la disassuefazione dal tabacco. Le persone prese in carico nel 2022 dal sistema dei Servizi per le dipendenze patologiche e dai Centri antifumo sono state 887».

Attività di prevenzione rivolte ai giovani - «Nell’anno scolastico 2022-2023 le iniziative di prevenzione rivolte ai giovani hanno coinvolto quasi 120 istituti aderenti al “Programma scuole che promuovono salute”, nell’ambito del Piano regionale della prevenzione 2021-2025. Il Programma è orientato non solo alla prevenzione, ma alla creazione di un contesto che favorisca il benessere psicofisico a scuola, con l’obiettivo di promuovere stili di vita salutari, contrastare i comportamenti a rischio (gioco d’azzardo, consumi psicoattivi, internet dipendenza, ecc.) e prevenire forme di disagio adolescenziale. Sempre nell’anno scolastico 2022-2023 è stato nuovamente realizzato il concorso “Scuole libere dal fumo” che ha portato alla realizzazione di 46 prodotti comunicativi multimediali ad opera di studentesse e studenti. Iniziative per il contrasto alla dipendenza da tabacco si svolgono anche negli ambienti lavorativi, nell’ambito del “Programma Luoghi di lavoro che promuovono salute”. La formazione e l’aggiornamento dei professionisti della sanità che si occupano di queste tematiche ha visto nel 2022 l’organizzazione sul territorio regionale di 10 eventi ad hoc. Tra le iniziative a cui si sta lavorando, una campagna di comunicazione finalizzata al contrasto del cosiddetto “fumo digitale”, cioè l’uso di device per il consumo di nicotina, quali sigaretta elettronica e tabacco riscaldato. La campagna, promossa in collaborazione con la AUSL di Bologna, coinvolgerà scuole, mondo dello sport e dell’associazionismo, oltre ai professionisti della sanità pubblica»

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