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I ringraziamenti / Gragnano Trebbiense

Gragnano, Calza: «La generosità dei nostri concittadini è stata commovente»

Il bilancio del sindaco sulle iniziative di solidarietà attivate sul territorio comunale in occasione del Natale: «Grazie a famiglie, scuole, Consiglio comunale dei ragazzi, volontari di Proloco, Avis e Mcl, commercianti e imprese locali»

«Abbiamo appena celebrato il Natale ed è già ora di bilanci. Le azioni di solidarietà attivate sul territorio gragnanese sono state molteplici e tra queste uno spazio particolare occupa quella delle "Scatole di Natale", riproposte dal Comune per il terzo anno consecutivo a favore delle famiglie in difficoltà. Tutta la comunità è stata coinvolta: le famiglie, le scuole, il Consiglio Comunale dei ragazzi i volontari di Proloco, Avis e Mcl, commercianti e imprese locali. Ciascuno ha svolto un ruolo fondamentale», sono le parole del sindaco di Gragnano Patrizia Calza che traccia un bilancio sulle iniziative messe in campo nel comune della bassa Valtrebbia.

«I ragazzi delle scuole – spiega – hanno preparato i loro pacchi e i biglietti di auguri. Presso la Casa del Dono, i volontari hanno lavorato alacremente per confezionare ulteriori pacchi contenenti i doni: quelli raccolti presso gli esercizi commerciali del paese nella cesta predisposta allo scopo, quelli derivati dalla raccolta svolta il giorno 9 dicembre presso il Crai, quelli acquistati dal servizio Sociale Comunale con l’offerta di Coop Allenaza, altri donati da Steriltom e Lattegra e altri ancora donati da Rotary Valtidone. I ragazzi del Consiglio Comunale si sono occupati dell’impacchettamento. Ringraziamo di cuore chi ha voluto partecipare all’iniziativa – commentano il sindaco Patrizia Calza e Marco Caviati, assessore ai servizi sociali –. In questo modo ci hanno consentito di dare una mano a chi si trova in difficoltà economiche o comunque in condizioni di disagio sociale permettendo anche a loro di festeggiare il Natale. Determinante è stato l’aiuto offerto da Caritas-Mcl e Proloco e Avis. I Ioro volontari si sono occupati del ritiro dei pacchi a scuola e dei doni presso i negozi, del confezionamento dei pacchi medesimi e della concreta consegna ai destinatari».

«Giuseppe Ghezzi, Marco Quagliaroli, Alberto Barbieri e Umberto Morelli in particolare ci hanno raccontato di bimbi in attesa straordinariamente felici. È bello sapere di poter condividere con altri la gioia del Natale, facendo arrivare, attraverso questo semplice gesto, anche a chi, per cause diverse, potrebbe esserne escluso, il vero significato: quello della fraternità, della pace e della solidarietà – proseguono Calza e Caivati –. Così come una menzione particolare va alle Insegnanti che si sono fatte tramite presso gli studenti nella trasmissione del vero significato dell’iniziativa».

«La generosità dei nostri concittadini è stata commovente. È evidente il desiderio di voler far partecipare della gioia del Natale anche chi sta vivendo momenti di difficoltà economica. Una lezione di condivisione e fraternità particolarmente toccante soprattutto da parte dei nostri bambini che hanno preparato le scatole non per sé ma per altri», sottolineano gli amministratori.

«Ci tengo a sottolineare che questa iniziativa – continua il sindaco Calza – è pensata anche come piccolo semplice esempio di economia civile. Come invitano a fare Papa Francesco ma anche economisti illuminati come Stefano Zamagni. Occorre promuovere un modo di pensare il sistema economico come basato su gratuità, reciprocità e fraternità superando la logica del mero profitto. L’esclusivo paradigma della crescita che può avvenire indipendentemente dal numero di persone che rimangono indietro va abbandonato promuovendone uno nuovo, quello dello "sviluppo" che mira a eliminare i lacci che impediscono di crescere insieme. In questa logica il "dono" assume un valore fondamentale che è quello della relazione e della reciprocità che si instaurano tra chi dà e chi riceve. E infatti abbiamo insistito sulla necessità di accompagnare la scatola con un messaggio, un biglietto di auguri. Proprio perché si favorisse la percezione del desiderio di stabilire una relazione aldilà del gesto dell’offerta del dono».

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