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Ritorno alle origini / Ferriere

L'ex meccanico di Formula 1 apre l'officina in Alta Valnure: «Meglio che Parigi»

Frédéric Malchiodi, dopo una vita trascorsa un po' nella capitale francese e in giro nel mondo per le corse, ha deciso di trasferirsi con la moglie Tatiana a Ferriere, paese natio del padre: «Una scelta che ho sempre avuto in testa»

Ha lasciato Parigi per vivere e lavorare nel paese dal quale il padre era partito, quando lui non era ancora nato, in cerca di fortuna. Il 51enne Frédéric Malchiodi dal gennaio di quest’anno ha aperto un’officina da meccanico a Ferriere, in Alta Valnure. Suo padre era emigrato dalla frazione di Brugneto per fare il muratore a Parigi, dove già erano presenti alcuni suoi parenti. Lo seguì poi il fratello: insieme hanno a lungo gestito una ditta edile a Fontenay-sous-bois, un sobborgo parigino molto popolato da valnuresi. In Francia poi si è anche sposato. Frédéric è nato là, ma tornava a Brugneto tutte le estati in vacanza.

Appena è diventato maggiorenne ha fatto il meccanico per la Renault in un’officina. «Tornato dal servizio militare - racconta - un amico che lavorava in Formula Uno mi ha invitato a seguirlo per curare i motori Peugeot, al servizio delle scuderie Jordan e Prost, a fine anni ’90. Poi sono stato impegnato sette anni nel Mondiale Wrc di Rally, sempre per la Peugeot». Malchiodi smette di essere un giramondo quando Citroën sostituisce Peugeot (le due case sono della stessa famiglia) nei rally. «Ho lavorato un po’ in Italia per un’azienda e poi ho fatto il mototaxi a Parigi. Infine, sono tornato per cinque anni a occuparmi del mondiale di rally, stavolta dedicandomi alle gomme della Michelin».

E come è arrivato all’idea di venire a Ferriere? «Ce l’avevo nella testa da sempre di aprire un’officina qua, ma mia moglie è francese e i ragazzi andavano a scuola. Con il Covid, però, abbiamo sofferto molto, chiusi in un appartamento in città. Abbiamo deciso insieme di cambiare vita: vendere l’appartamento in Francia e venire a Ferriere, i figli ormai sono grandi».

Così hanno acquistato un’abitazione sul lungo Nure, nel capoluogo, e l’officina è sotto casa. «Pensavo fosse una cosa semplice aprire un’attività - confida Frédéric - ma ci sono voluti due anni e mezzo per ottenere tutte le autorizzazioni per l’officina. I miei documenti sono rimasti otto mesi a Roma, senza ottenere risposte». A inizio 2024, finalmente, l’apertura: «i clienti ci sono, il lavoro non manca».

Un confronto tra due realtà così diverse, l’Alta Valnure e Parigi? «Qua c’è tutto meglio, l’ambiente, la gente, la qualità dell’aria. Nel tempo libero vado in mountain bike e faccio enduro. Ci manca soltanto l’andare al cinema, in lingua francese, e i dolci tipici di Parigi. Siamo sempre stati golosi, in moto cercavamo nuove pasticcerie nella capitale per assaggiare».

Proviamo a chiedere alla moglie se l’inverno ferrierese è noioso e lungo. «Non mi sono annoiata per niente, c’è sempre qualcosa da fare. Faccio l’apicoltrice, l’orto e ho anche le galline», la risposta di Tatiana. La coppia si è recentemente sposata nella chiesa di Ferriere e ha provato anche a imparare un po’ di ballo liscio. «Purtroppo i nostri passi non vanno a pari con la musica - ammette Tatiana - ci perdiamo un po’, ma va bene così».

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