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Piacenza, Bobbio e Ferriere hanno ricordato l’opera e l’insegnamento di Sant’Antonio Maria Gianelli

Il 7 giugno è una data importante per le Suore dell’Istituto Figlie di Maria Santissima Dell’Orto, comunemente conosciuto come “Le Gianelline di Piacenza”. In tale giorno ricorre l’anniversario della morte del vescovo Antonio Maria Gianelli (1789-1846) fondatore della loro Comunità religiosa

Il 7 giugno è una data importante per le Suore dell’Istituto Figlie di Maria Santissima Dell’Orto, comunemente conosciuto come “Le Gianelline di Piacenza”. In tale giorno ricorre l’anniversario della morte del vescovo Antonio Maria Gianelli (1789-1846) fondatore della loro Comunità religiosa, proclamato Beato nell’aprile 1925 e Santo nell’ottobre 1951.  Nella chiesa di Santo Stefano annessa al monastero di via Scalabrini, il vescovo mons. Gianni Ambrosio ha concelebrato la Santa Messa con i sacerdoti dell’Unità Pastorale, in ricordo di quest’uomo così ricco di grazie divine e nel cui insegnamento le Gianelline offrono la loro missione come educatrici e sostegno nel campo didattico e formativo seguendo lo spirito di Gianelli. La Santa Messa è iniziata con un canto d’ingresso della corale Magnificat di Santa Maria di Campagna, che ha accompagnato la funzione con altri canti liturgici. Per l’omelia il Vescovo ha scelto il brano del Vangelo secondo Giovanni “Il buon pastore dà la propria vita per le pecore” e ha ringraziato le suore per la scelta vocazionale di porsi al servizio di Dio del quale ogni giorno rinnovano discretamente il segno del Suo amore, ispirate dall’insegnamento del fondatore della loro comunità: il missionario infaticabile che non esita a farsi carico delle povertà degli uomini, delle inquietudini ecclesiali e delle attese sociali.

BOBBIO. La devozione per Maria Gianelli è ben radicata anche a Bobbio dove il Santo è stato consacrato vescovo nel 1838 e dove,  negli otto anni di ministero episcopale, operò instancabilmente per ravvivare la devozione a San Colombano. La sua azione raggiunse il culmine quando negli anni 1843-44 promosse la “ricognizione” delle sue reliquie scrivendo anche il volume “Vita di S. Colombano Abbate”, riedito nel 2016 in stampa anastatica dalla Libreria Internazionale Romagnosi. A Bobbio così com’era stato a Chiavari, Gianelli con la sua intensa attività pastorale diede un forte impulso al Seminario, alle parrocchie e a tante opere di bene.

Il 21 ottobre 2001, in occasione del cinquantesimo di canonizzazione, è stata collocata a Bobbio sulla sinistra all’ingresso della città venendo da Genova, una statua che ricorda il Santo. L'ha scolpita nel marmo bianco di Carrara lo scultore Luciano Lodola: il "suo" Gianelli é rappresentato in abito talare, con la mano alzata benedicente, sereno e nello stesso tempo austero nel portamento.

FERRIERE. Sulla strada tra Cassano e la Chiesa parrocchiale di Centenaro, si incontra “La quercia del Gianelli”, inusuale mistadello che ricorda “Il prodigio di Centenaro”:  quando il paese nel 1844 era tristemente famoso per vicende di sangue e risse tra compaesani. Il vescovo Gianelli ai piedi di una grande quercia celebrò la Santa messa e all’Omelia predicò amore tra le famiglie, la riconciliazione, la rinuncia delle armi, il perdono e al cambiamento di vita; la gente gli si avvicina e gli consegna fucili, coltelli, pistole; raccolti gli armamenti il Gianelli, li fece sotterrare ai piedi della croce eretta a ricordo della missione. Nella chiesa di Centenaro è conservato un dipinto di Stano Dusik (1983), che raffigura il Vescovo che fa seppellire le armi, a ricordo della pacificazione che riuscì a diffondere tra le diverse fazioni dei villaggi.

Ogni fine settimana e nelle festività liturgiche, una suora delle Gianelline, normalmente suor Francesca, sale a Centenaro dove collabora alle attività della parrocchia. Il Santo Gianelli attento ai segni dei tempi con lo sguardo e il pensiero lungimirante resta sempre ancora oggi un testimone da imitare e da seguire. “Il Gianelli lascia un’eredità che si specifica nel carisma delle Gianelline” (“Carità evangelica e vigilante”).

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