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Venerdì, 26 Aprile 2024
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«Piacenza esclusa dal sostegno, ecco le proposte dell’Ugl»

De Rosa scrive la prefetto ed elenca una serie di iniziative che sarebbero necessarie per la nostra provincia che va ricompera nella zona rossa

«Il Decreto del Governo approvato ieri esclude la nostra provincia dalle misure approntate (in generale comunque a nostro avviso scarse e non ricomprendenti larghe fasce di bisogno della popolazione) per contrastare le gravi ripercussioni dell'emergenza sanitaria in atto e lo fa con una cecità che è certamente voluta, nel solco di una condotta approssimativa, improvvisata e perennemente incerta ed impacciata». E’ il commento di Pino De Rosa, segretario regionale Terziario del sindacato Ugl.

Alla prefettura è già stato inviato un documento redatto dal sindacato «quale contributo al lavoro egregio che invece sta conducendo la Prefettura di Piacenza per raccogliere ed evidenziare le necessità e le proposte che provengono dal territorio». De Rosa auspica anche «un’attenzione da parte del Governo che, forse consapevole delle tante e gravi insufficienze, si è già programmato un “decreto di riparazione” per la prossima settimana».

Ugl chiede di adottare le misure di profilassi sui luoghi di lavoro, soprattutto per chi opera a contatto con il pubblico; limitare la presenza di più lavoratori negli stessi ambienti; sanificare quotidianamente i luoghi di lavoro; considerare di più i rappresentanti sindacali, oggi poco coinvolti.

Secondo De Rosa, la situazione a Piacenza è uguale a quella della zona rossa, a causa del pendolarismo e degli scambi commerciali e sociali tra i due territori. A essere colpiti sono stati i lavoratori dell’indotto che si occupano di pulizie di uffici e mense (scuole e uffici pubblici chiusi). Il commercio risente della chiusura delle attività e dei bar e molti dipendenti - non avendo alcun ammortizzatore - sono in ferie o usano permessi.

Una piaga è rappresentata dal lavoro autonomo che rischia di essere invisibile, ma di provocare danni ingenti alle famiglie: chi è autonomo, infatti, deve affrontare il lucro cessante, le tasse, i costi fissi, la previdenza e tutta la burocrazia che pensa sull’attività.

Ugl propone lo smart working, iniziative di sostegno al reddito, aiuti per i genitori che si occupano dei figli a casa da scuola, blocco delle tasse per le aziende - soprattutto quelle piccole - con interventi energetici sulla fiscalità, sgravio contributivo per i dipendenti. Andrebbero poi abbattuti i tributi locali, con l’intervento del Governo sugli Enti locali, per avere buste paga più pesanti. Tra gli altri suggerimenti, Ugl propone meccanismi «che garantiscano alle aziende fondi di garanzia e che impongano al sistema bancario di offrire alle aziende linee di credito capaci di rilanciare l’attività d’impresa ed incrementare l’occupazione».

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