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L’evento di apertura / Centro Storico / Piazza Cavalli

Rap, poesia e dialogo: in piazza Cavalli sale il sipario sul Pensare Contemporaneo

L’inaugurazione del festival affidata al ritmo dell’alternarsi di musica e conversazione, condotto da Andrea Colamedici con sei artisti: «Qui non c'è nulla di precostituito, non si parla di pensiero ma di pensare»

Rap, poesia e dialogo: da piazza Cavalli sale il sipario sul Festival del Pensare Contemporaneo di Piacenza. “The Thinking show” – questo il titolo dell’evento d’inaugurazione – apre ufficialmente i quattro giorni di ospiti e appuntamenti che animeranno la città da oggi a domenica 24 settembre.

Un’inaugurazione affidata al ritmo dell’alternarsi di musica e conversazione, a più livelli, condotto da Andrea Colamedici - fondatore di Tlon - e sei artisti: i rapper “atipici” Willie Peyote e Rancore, le cantautrici Giua e Cristina Donà, il poeta Guido Catalano e lo scrittore e drammaturgo Roberto Mercadini.

Ad aprire ufficialmente l’evento, minacciato ma non ostacolato dalla pioggia, i saluti istituzionali: Mario Magnelli, presidente del comitato promotore del festival, ha ricordato il coinvolgimento di Rete comune Piacenza e come il " fare insieme" renda le esperienze più belle e significative: «L'augurio è che la comunità piacentina in primis apprezzi questo sforzo». Emozione è la parola che introduce il discorso della sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi, in relazione «al fermento di una città desiderosa di aprire mente e orizzonti, che non solo ospita intellettuali e artisti autorevoli, ma ne anima i luoghi». A seguire i ringraziamenti a chi ha reso possibile la manifestazione, nata, ricorda Tarasconi, sulla base della «necessità e urgenza di interrogarci sul nostro tempo; qui non c'è nulla di precostituito, non si parla di pensiero ma di pensare, un atto in continuo divenire e sempre in evoluzione».

                           LL'apertura del Fesival del Pensare Contemporaneo in Piazza Cavalli (1)
Tema ripreso anche dal vescovo Adriano Cevolotto, che ha sottolineato come confronto e dialogo siano necessari a combattere l'isolamento e mettersi in discussione. «Mi sento di dire che è già un successo - aggiunge -; raramente agli eventi vediamo un così gran numero di giovani, forse questo è il segno anche di una domanda che vorremmo se possibile, intercettare, per sapere cosa chiedete alla nostra città e al territorio. Insieme possiamo cercare risposte». «Vogliamo che questo festival aiuti ogni partecipante a leggere meglio la realtà» ha ribadito il curatore del festival, Alessandro Fusacchia , ricordando come il format sia stato ideato con l'obiettivo di fare dialogare relatori e relatrici molto diversi tra loro e pensato per «farci venire qualche domanda nuova e qualche dubbio in più».

                                   LL'apertura del Fesival del Pensare Contemporaneo in Piazza Cavalli (5)

Poi spazio allo spettacolo, introdotto dalla riflessione sul «pensiero come dimensione comunitaria» di Colamedici, un esercizio da portare avanti con curiosità, al servizio del mondo: «Qui ci sono performance musicale e dialogo, si tratta di “filare” e di usare la musica per creare dei file zippati del pensiero». Un mix a cui dà il via l’esibizione di Rancore, poi invitato a raccontarsi a confronto con Willie Peyote, secondo una formula che accompagna tutti gli artisti presenti sul palco.

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