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L’analisi territoriale

Dal boom di pernottamenti a Castelvetro al calo di turisti dell’Appennino piacentino (-39%). I dati

La città raccoglie oltre la metà dei movimenti turistici, ma gli arrivi crescono anche a Castelsangiovanni e Fiorenzuola, gap ancora da colmare per Bobbio: il consuntivo 2023

Boom di pernottamenti a Castelvetro e calo di turisti nei comuni dell’Appennino piacentino, che segnano una perdita del 39% rispetto all’anno precedente. Dettaglio a parte per Bobbio (-6,3%), Castell’Arquato (-2,9%) e Vernasca (-20,7%), anche se il capoluogo della Valtrebbia guadagna il 9,2% di pernottamenti e Castell’Arquato segna, nello stesso campo, un più 22,3%.

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Dati che emergono dall’analisi territoriale dei movimenti sul territorio piacentino contenuti nel rapporto sul turismo 2023, elaborato dall’ufficio statistico della Provincia di Piacenza. Movimenti che nell’ultimo anno concluso «si sono concentrati a livello territoriale per oltre la metà nel capoluogo Piacenza, il 55% circa: 150mila arrivi e 329mila presenze, mentre ai comuni dell’Appennino ed ai comuni collinari è andata una quota attorno al 15% (circa 43mila arrivi e 102mila presenze), ed ai rimanenti comuni di pianura (tra cui Fiorenzuola e Castel San Giovanni) la restante quota del 30% circa (84mila arrivi e 172mila presenze)».

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LE ZONE IN CRESCITA - Rispetto al 2022, bene hanno fatto il capoluogo Piacenza, che ha visto ancora aumentare nel complesso gli arrivi del 7,5%(+10mila) e le presenze del 2,8% (+9mila). E più in generale – aggiunge il report - gli altri comuni della pianura, in particolare Castel San Giovanni (+12,8% gli arrivi e +13,3% le presenze), Fiorenzuola (rispettivamente +6,5% e +2,1%) e Castelvetro (che mette a segno incrementi a due cifre)».

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LE ZONE IN CALO -  «Meno bene – si osserva - sono andati invece i contesti dell’Appennino (con l’eccezione di Bobbio per quanto riguarda le presenze) e collinari (con l’eccezione di Castell’Arquato), contraddistinti da variazioni negative del numero di turisti e dei pernottamenti. A confronto col 2019, va segnalato invece il gap ancora da recuperare in termini sia di arrivi che di presenze relativamente agli ambiti di Bobbio e dei rimanenti comuni dell’Appennino».

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