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Sicurezza Stradale

«Via Einaudi non ha i requisiti per un autovelox fisso: ecco perché»

Il segretario regionale del sindacato di polizia Siap interviene sulla questione dei misuratori di velocità e dei requisiti per l'installazione nelle strade

«Insistono molti sindaci sulla necessità di installare autovelox nei centri abitati. È bene premettere che l'installazione fissa di autovelox è dettata, per legge, dal dato numerico dei sinistri che si verificano in quel tratto di strada dove si vuole installate il misuratore di velocità e non dal sentimento politico o dal sentimento dei cittadini».

Su questo argomento, molto dibattuto in questi giorni, interviene Sandro Chiaravalloti, segretario del sindacato di polizia Siap dell'Emilia Romagna.

«Facciamo un esempio su via Einaudi a Piacenza, in quanto mi sembra il luogo più adatto per fare comprendere la questione. Non mi sembra che in quel tratto di strada ci sia una forte incidentalità, anche con esito mortale, che possa giustificare l'installazione. Eppure quella via sembra essere una delle più gettonate per l'installazione, e spesso presa come esempio. C'è da chiedersi il perché. O forse è ovvio? L'autovelox è una cosa seria, va installato dove davvero è necessario, non dove la probabilità che un autista  violi il limite è più possibile in base alle caratteristiche della strada. 
In Italia troppo spesso notiamo che sono installati autovelox in strade ad elevata percorrenza dove il limite viene anche abbassato. È come se in via Einaudi, strada a due carreggiate e due corsie per ogni senso di marcia, dove oggi vige il limite dei 50 chilometri all'ora, si installasse l'autovelox e si diminuisse il limite a 30. In questa situazione, la probabilità di effettuare sanzioni, soprattutto se a percorrere la strada è una persona non del posto, aumenta significativamente».

«Già, per le caratteristiche della strada, si fa fatica a mantenere i 50, figuriamoci i 30, in una strada che dovrebbe essere catalogata come strada urbana di alta percorrenza, con limite dei 70, e non semplice strada urbana.
Questo è ciò che non va in questo Paese degli autovelox, dove la soluzione non sembra essere la prevenzione, ma la cassa dei comuni.
Se gli autovelox si installassero dove davvero c'è bisogno, in modalità estremamente corrette e di buon senso, credo che ci sarebbero meno polemiche, più condivisione e approvazione. E soprattutto vera prevenzione. Sono al corrente di uno studio effettuato a Piacenza e nel quale il risultato dei sinistri è più elevato dove la velocità dei veicoli è minore. Forse bisogna lavorare di più sulle caratteristiche delle strade e non sugli autovelox? Pertanto la legge impone che per l'installazione degli autovelox non servano i proseliti politici o le esigenze di cassa, ma l'incidentalità del luogo.  Numero Incidenti, numero dei feriti e soprattutto numero dei sinistri con esito mortale». 

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