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Troppo a lungo davanti allo schermo di tablet e tv, i nostri bambini a rischio

Un nuovo ruolo, quello delle "Baby sitter elettroniche", viene assunto dai dispositivi tecnologici quali tv, computer, consolle di gioco, tablet e smartphone che troppo spesso accompagnano le giornate dei più piccoli. Il tempo per seguire i bambini è poco e sempre difficile da trovare, quindi è comodo 'parcheggiarli' davanti a questi apparecchi che hanno su di loro una forte attrattiva assorbendoli completamente, lasciando quindi tranquilli gli adulti immersi nei loro impegni…. Ma tutto questo a quale prezzo?

Un nuovo ruolo, quello delle “Baby sitter elettroniche”, viene assunto dai dispositivi tecnologici quali tv, computer, consolle di gioco, tablet e smartphone che troppo spesso accompagnano le giornate dei più piccoli. Il tempo per seguire i bambini è poco e sempre difficile da trovare, quindi è comodo ‘parcheggiarli’ davanti a questi apparecchi che hanno su di loro una forte attrattiva assorbendoli completamente, lasciando quindi tranquilli gli adulti immersi nei loro impegni... Ma tutto questo a quale prezzo?

Dato il gran dilagare degli strumenti tecnologici nelle mani dei bambini già in tenera età, numerosi sono i professionisti che si esprimono in merito, partiamo dall’allarme lanciato dall’Associazione Pediatri  che da alcune direttive in merito all’utilizzo delle nuove tecnologie:

  • Non più di 2 ore al giorno davanti ad uno schermo,
  • Non prima dei 2 anni di età.

Vediamo quindi le ragioni e le motivazioni mediche e psicologiche di queste indicazioni, evidenziando i rischi ai quali si può andare incontro non rispettandole.

Il cervello umano possiede un proprio naturale funzionamento, è in grado di elaborare in un secondo fino a 10 stimoli visivi (non di più). I segnali luminosi inviati da uno schermo sia esso una televisione, un computer, un cellulare o un tablet, sono molto rapidi superando di gran lunga i 10 stimoli al secondo. E’ proprio grazie a questa rapidità di sequenza che non ci accorgiamo dei differenti impulsi luminosi, il nostro occhio e allo stesso tempo la nostra coscienza, crea l’illusione di un’immagine reale in movimento.

Questa condizione di vero e proprio ‘bombardamento’ (Iper-stimolazione) favorisce il verificarsi di uno Stato Ipnotico. In questo stato gli effetti possono essere molto gravi, il funzionamento del cervello cambia in modo radicale, vediamo cosa accade:

  1. INIBIZIONE DI COSCIENZA, le informazioni ricevute entrano direttamente nel subconscio senza il normale filtro di coscienza perché quest’ultimo viene inibito (quindi l’informazione ricevuta rimane attiva senza aver effettuato una corretta valutazione in termini di positivo/negativo, bene/male, reale/finzione, ecc.). Possiamo facilmente intuirne la gravità soprattutto nella mente di un bambino.
     
  2. IPER-ECCITAZIONE SENSORIALE, la rapida sequenza di stimoli visivi e sonori mantiene eccitati i sensi troppo a lungo e troppo intensamente, mentre il cervello (componente riflessivo-valutativa) si spegne bombardato da infinite sollecitazioni. In questo stato di “paralisi mentale” alcune parti del corpo sono immobilizzate, tra cui gli occhi. Studi scientifici hanno dimostrato una correlazione tra il movimento oculare ed il pensiero attivo, se gli occhi del bambino rimangono immobili davanti allo schermo il pensiero viene represso e la ricettività dei comandi viene ampliata in maniera anomala. Per questo il delicato funzionamento cerebrale del bambino che è in continua trasformazione, maturazione ed evoluzione, può venire irreparabilmente condizionato.
     
  3. DANNI AL ‘MECCANISMO NEURONALE’, questa funzione neuronale è alla base delle capacità attentive e del controllo degli impulsi nervosi, se viene danneggiata vi è un grave mal funzionamento. Alcuni studi scientifici affermano che il cervello di un bambino di 2 anni crea circa 2 milioni di connessioni neuronali al secondo, tuttavia se il piccolo siede come ipnotizzato davanti allo schermo quelle vie neuronali non si creano ed il fondamentale sviluppo cerebrale rischia di essere bloccato o limitato.
     
  4. DIAGNOSI ADHD, importanti ricerche (Christakis D.A.) ricollegano un’eccessiva esposizione agli schermi artificiali nei bambini molto piccoli ad una maggiore probabilità di sviluppare gravi problemi di attenzione che possono venire diagnosticati all’età di 7 anni come ADHD (Sindrome da deficit di attenzione e iperattività).
     
  5. CONFUSIONE TRA REALTA’ E FINZIONE, per i bambini nei primi anni di età è di fondamentale importanza la presenza di un adulto durante la visione di filmati, cartoni animati o video proposti dallo schermo, in quanto nel bambino non vi è ancora una maturità di pensiero tale da poter giudicare in modo appropriato e critico le immagini artificiali che sopraggiungono, non riuscendo a differenziare il messaggio reale dalla finzione. Solamente a seguito dello sviluppo completo del Prosencefalo, il bambino riesce ad acquisire una distanza critica distinguendo ciò che appartiene al mondo reale da ciò che è fantasia. Purtroppo i numerosi casi di tragiche morti infantili, quali la caduta dal balcone o altri tipici gesti, possono essere ricondotti al tentativo del bambino di ripercorrere le gesta dei personaggi fantastici che popolano i suoi cartoni animati o giochi virtuali e quindi anche la sua mente ancora acerba.
     
  6. DISTURBI DEL SONNNO, l’iper stimolazione sensoriale dello schermo causa instabilità del sonno, con frequenti risvegli ed anche incubi notturni. Il sonno diminuisce perché si riduce il livello di Melatonina, un ormone prodotto durante la notte che migliora la qualità del sonno. In oltre, il calo della melatonina unito allo squilibrio di altri ormoni ad esso collegati, impoveriscono il sistema immunitario che funge da difesa contro le malattie.
     
  7. SVILUPPO EMOTIVO DIFFICOLTOSO, troppo tempo dinanzi ad uno schermo induce difficoltà nelle capacità emotive, di espressione, comprensione ed empatia. Non si sviluppa adeguatamente la consapevolezza del proprio stato emotivo, la definizione delle diverse emozioni, questo può avvenire solamente attraverso un sano confronto con l’altro ( persona fisica individuo non immagine dallo schermo). I bambini per avere uno sviluppo emotivo adeguato devono provare l’esperienza del ‘sentire’ le emozioni non solamente vedere queste riflesse in un’immagine, solo in questo modo imparano a conoscerle e quindi anche a gestirle, sviluppando strategie funzionali di controllo emotivo. Se questo viene a mancare nel periodo critico, vi sarà una tendenza alla repressione delle emozioni con esplosioni incontrollate di rabbia e pianto (Myrtek M.).
     
  8. PROBLEMATICHE SECONDARIE, non sono da sottovalutare ne da dimenticare le numerose problematiche secondarie dovute all’eccessiva permanenza di fronte a dispositivi elettronici. La scarsa attività fisica porta i disturbi da eccessiva sedentarietà come sovrappeso e difficoltà circolatorie; la scarsa socializzazione e l’isolamento possono condurre a disturbi relazionali; i ritmi veloci di video e giochi offrono tutto e subito quindi nei bambini viene a mancare la capacità di impegnarsi con costanza ed interesse per obiettivi distanti nel tempo, sono questi prerequisiti indispensabili per l’apprendimento didattico, si rilevano così importanti difficoltà scolastiche. In fine l’eccessivo impiego di stimoli visivi porta alla perdita o mancato sviluppo di abilità manuali quali la creatività attraverso la manipolazione dei materiali.

Compiute tutte queste valutazioni è fondamentale non fare mai superare ai bambini una certa ‘dose’ giornaliera di questi strumenti tecnologici, tenendone sempre monitorato l’utilizzo da parte dell’adulto. La tecnologia non porta con sé solo i grandi rischi che abbiamo analizzato, ma può essere un valore aggiunto per lo sviluppo ed una grande possibilità per il futuro, facendone però un sano impiego.

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