Test sierologici e tamponi ai poliziotti, il Siap replica al Sap e agli altri sindacati
In riferimento al comunicato pubblicato in data 23 aprile a firma delle sigle Sim Carabinieri, Sap Polizia e Sim Guardia di Finanza, È bene precisare che: Ciò che ho contestato alle suddette sigle sindacali, è il fatto che hanno diramato una nota in tutta la regione, denunciando testualmente: “ .. dopo due mesi di impiego in prima linea nella lotta al covid, gli operatori della sicurezza presenti in Emilia Romagna, non hanno alcuna possibilità di avere certezze riguardo alla loro salute…” e , ancora , le suddette sigle chiedevano alla Regione: “ …di avviare una verifica sierologica su tutti gli operatori di polizia nel territorio regionale in tempi brevissimi tramite tampone e test sierologico …” quindi, a loro dire, il problema , di test e tamponi era esistente in tutta la regione, nessuna provincia esclusa. Così non è.
Ebbene, atteso che il comunicato era apparso nei media piacentini e che lo stesso era sottoscritto anche da una sigla della polizia di Stato ( Sap) che dovrebbe sapere cosa succede nei nostri uffici, in considerazione che nella provincia di Piacenza i tamponi agli appartenenti della polizia di Stato si effettuano da tempo e che da pochi giorni sono iniziati anche i test sierologici (mi risulta che anche altre forze di polizia sono interessati ai tamponi e ai test come confermato dalla regione pubblicamente anche per la provincia di Modena), ho criticato il fatto che se si invia un comunicato a tutta la regione, pertanto anche a Piacenza, era bene evidenziare, per non svilire l’impegno di altri e per non creare allarmismi strumentali, che a Piacenza ciò avviene, in particolare, alla polizia di Stato, dove il Siap effettua la sua attività sindacale ininterrottamente.
L’autorizzazione ad effettuare i tamponi, pervenuta a Piacenza, è attiva già da tempo e sono stati effettuati un numero elevato di tamponi ai colleghi sintomatici, in quarantena ecc, e attualmente, anche dopo esito positivo del test sierologico, senza contare i tamponi effettuati direttamente presso l’Ausl. Tutto ciò è dovuto, anche grazie ai solleciti del Siap a livello locale e regionale verso i questori, in particolare a quello piacentino, al presidente della Regione e anche con un intervento politico dei consiglieri della Lega, attraverso il capo gruppo Matteo Rancan, richiesto sempre dal Siap nel mese di marzo. Infatti, dopo due giorni di quel comunicato, valevole per tutta la regione, c’è stata l’autorizzazione a procedere con i tamponi. Sensibilità dimostrata dagli stessi protagonisti anche per i test sierologici che sono iniziati a piacenza da giorni e che ne risultano effettuati una quarantina. Test che oggi le suddette sigle, contrariamente a quanto dichiarato precedentemente, finalmente ammettono nel loro comunicato dichiarando testualmente : “.... Gli operatori della Polizia di Stato che sono stati sottoposti a test sierologico”. Va evidenziato, per non giocare sui numeri, che sono comunque interessanti e in aumento, che i test sierologici non si effettuano a chi ha eseguito il tampone e che gli stessi test sono facoltativi e non obbligatori. Capiamo che c’è chi pensa che i poliziotti possano essere usati come cavie per un vaccino anti covid, ma non è così e non è mai stato così come affermato dal Ministero dell’Interno che ha confermato, in sostanza, di allarmismo e fumo. Allarmismo ingiustificato a danno di operatori delle Forze dell’Ordine già molto preoccupati da quanto stanno affrontando in questi giorni.
Già basterebbe questo per meditare sull’ansia da prestazione di alcuni ma, sulla vicenda, c’è ben di peggio: la pessima figura che hanno fatto fare all’intero mondo della rappresentanza sindacale. Inoltre, per quanto riguarda i tamponi, ciò è rafforzato da un autogol imbarazzante dagli stessi sindacati , laddove nel citato, comunicato del 23, le stesse sigle sindacali dopo aver ammesso che a piacenza i test sierologici vengono effettuati, in particolare alla polizia di Stato, con una ritirata strategica fallimentare, non parlano più di tamponi ( Sic). Neanche un cenno ai tamponi, spariti nei loro discorsi! avranno appreso di aver preso una cantonata coloro che, usando le loro stese parole, non sono informati sul quadro generale e hanno informazioni parziali o in malafede?
Concludo, dicendo che vero è che l’autorizzazione ai vari esami viene concessa dalla regione, ma vero è che dopo solleciti sindacali , istituzionali e politiche da noi sollecitate, ciò viene concesso ad una sola provincia, quindi Piacenza, a nostro parere ciò vale, di conseguenza, per tutta la regione e, pertanto, a risultato ottenuto, dove questo Siap ha interagito positivamente e le istituzioni piacentine hanno dimostrato maggiore attenzione e capacità nell’attivare le varie procedure a dispetto di altre province, fare pubblicare un comunicato come quello evidenziato in questa provincia, soprattutto se firmato da una sigla della polizia di stato – Sap – mi è apparso corretto chiarire anche per non creare allarmismi nei confronti dei cittadini che sottoposti a controllo dai colleghi potevano aver paura di contagi e, di conseguenza, mettere in difficoltà chi opera in prima linea. Per quanto riguarda i colleghi neo sindacalisti dei carabinieri e guarda di finanza che finalmente da poco tempo sono sindacalizzati, a nome mio personale e di tutto il Siap piacentino e di tutta l’Emilia Romagna, che rappresento, gli auguro ogni bene per una difesa dei diritti di chi, chiamato a difendere quelli degli altri, solo riconoscendo e difendendo i propri, con lealtà e trasparenza, potrà meglio difendere democraticamente ogni cittadino, iniziando dagli ultimi.
Il Segretario Provinciale Siap
Sandro Chiaravalloti