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«Mai più fascismi», sfila in corteo la Piacenza antifascista

Consegnata al prefetto Falco la petizione contro Casapound dopo la manifestazione partita dal Facsal

"Mai più fascismi": sotto questa unica bandiera hanno sfilato - nella mattinata del 10 febbraio - oltre cinquecento persone per le vie del centro di Piacenza. Il corteo, a cui hanno aderito Anpi, Anpc, Arci, Cgil, Cisl, Uil, Auser, Atomo-Arcigay, Libera, Liberi e Uguali, Partito Democratico, Potere al Popolo, Uds Emilia-Romagna, Link, Acli Piacenza, ha visto il suo epilogo con la consegna di un documento-petizione al prefetto di Piacenza Maurizio Falco in cui si chiede il pieno rispetto delle leggi Scelba e Mancino, in relazione anche alla recente apertura della sede della formazione di estrema destra Casapound. Piacenza ha così vissuto una sorta di "25 aprile": la recente apertura di Casapound ha chiamato a raccolta una forte testimonianza antifascista. Durante il corteo è stato deposto da Anpi (con il suo presidente Stefano Pronti) anche un omaggio floreale al Dolmen per i caduti della Resistenza. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, dal piazzale della stazione ferroviaria è partita un'altra manifestazione antifascista, organizzata dal collettivo ControTendenza e da altri gruppi della sinistra antagonista. In questo secondo corteo, lo svolgimento della manifestazione è andato diversamente: si sono verificati scontri con le forze dell'ordine. 

"Mai più fascismi", il corteo ©Bonetti/IlPiacenza

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