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Cronaca Vigolzone / Via Roma

Addio a Barnabò Visconti di Modrone, duca di Grazzano Visconti

Discendente della Nobile famiglia milanese, amava la discrezione e la riservatezza. Aveva 85 anni

E' scomparso in silenzio a 85 anni Barnabò Visconti di Modrone, conte di Lonate Pozzolo, duca di Grazzano Visconti, figlio con Giammaria, del duca Luigi e della contessa Madina Arrivabene. Sposato con Luciana Avati nel 1959 a Roma ha avuto i figli Violante e Gian Galeazzo e da  Marta Nistri Valentina e Ilaria. Dopo essere stato sottotenente in Piemonte Cavalleria era entrato nella società farmaceutica Carlo Erba per la quale fondò e diresse gli stabilimenti in Indonesia e in Brasile. Ritornato in Italia negli anni Settanta del secolo scorso, fu membro del consiglio di Amministrazione della azienda milanese per poi passare alla Gi.Vi.Emme la fabbrica di profumi il cui nome deriva da quello del suo fondatore, don Giuseppe Visconti di Modrone. Negli anni Ottanta si ritirò nella vasta residenza di famiglia parte integrante del “ducato” di Grazzano Visconti, rimanendo defilato dalla gestione del borgo seguita dal fratello Giammaria con la moglie contessa Violante. Al di là della sua aristocratica figura fu però  sempre pronto ad accogliere con affabilità i grazzanesi  e le numerose persone interessate alla storia del Casato e a quella del borgo neo-gotico di Grazzano Visconti. I funerali sono annunciati alle ore 11 di lunedì prossimo nella chiesa parrocchiale di Grazzano Visconti.

Barnabò Visconti di Modrone-2La famiglia Visconti di Modrone di Grazzano discende da Vercellino Visconti, figlio di Uberto fratello di Matteo I signore di Milano. Attraverso varie generazioni ed eventi si giunge a Guido (Milano 1838 - 1902), senatore  del Regno (1889): un altro figlio, Guido Carlo Maria (Milano 1881 -  1967), anch'egli senatore (1929), fu apprezzato musicista e musicologo.

A Giuseppe Visconti di Modrone si deve la nascita di Grazzano Visconti

Il fratello di Guido Carlo Maria,  Giuseppe fu patrizio milanese, Gentiluomo di Corte della Regina Elena di Savoia imprenditore e personaggio dagli eclettici interessi. È noto anche per essere stato il padre del regista Luchino Visconti e della Medaglia d'Argento al Valor Militare Guido Visconti di Modrone. Il 10 novembre 1900 si unisce in matrimonio con Carla Erba, nipote dell'industriale farmaceutico Carlo. Fin da giovane appassionato di letteratura e melodramma, Don Giuseppe entra presto nel Consiglio d'amministrazione del Teatro alla Scala, tradizionalmente finanziato dalla sua e da altre famiglie dell'aristocrazia milanese.

Dal 1914 prende inoltre in gestione il Teatro Manzoni, sempre a Milano, e crea una compagnia teatrale insieme al drammaturgo Marco Praga. Dal 1914 al 1919 è presidente dell'Inter.  A Giuseppe Visconti si deve l'importante realizzazione del borgo neo-medioevale di Grazzano. Intorno all'antico castello infatti, a partire dai primi anni del novecento, inizia a svilupparsi un borgo in stile duecentesco fatto di case, botteghe artigiane, laboratori, ecc. In questa impresa Don Giuseppe viene coadiuvato dall'architetto Alfredo Campanini  oltre a finanziare i lavori di ristrutturazione del castello e la costruzione dei nuovi edifici, Visconti interviene nei progetti, arrivando ad affrescare personalmente le pareti esterne di alcune case del paese. Intorno al castello e al borgo viene anche creato un magnifico parco di circa 15 ettari, ricco di statue, fontane e giardini coltivati. La realizzazione è talmente apprezzata che Vittorio Emanuele III con Regio Decreto cambia il nome di Grazzano in Grazzano Visconti e, nel 1937, conferisce a Don Giuseppe il titolo di duca. Giuseppe visconti di Modrone e Carla Erba ebbero sette figli tra i quali Luigi, padre di Barnabò.

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