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Cronaca

Anna Maria Fellegara: «Piacenza non può fare a meno del Festival del Diritto»

Quest'anno l'evento si svolgerà dal 25 al 28 settembre. Fino al 30 maggio si possono proporre iniziative coerenti con il tema dell'edizione 2014, dal titolo "Partecipazione ed Esclusione". Anna Maria Fellegara (Presidente comitato promotore): «Bisogna difendere la kermesse perché è un patrimonio della nostra città»

Il 30 maggio sarà il termine ultimo per avanzare proposte di partecipazione al Festival del Diritto 2014, dal tema “Partecipazione ed Esclusione”. I progetti - della durata di un’ora/un’ora e mezza - dovranno essere in coerenza con gli argomenti affrontati nel programma del direttore scientifico Stefano Rodotà. La segreteria del festival metterà a disposizione una sala attrezzata, mentre l’organizzazione dell’incontro saranno a carico dei soggetti proponenti. «C’è un programma partecipato – ha dichiarato il sindaco di Piacenza Paolo Dosi -, si propone alle realtà associazionistiche del territorio di avanzare attività coerenti con il contenuto del Festival. Il territorio vuole essere coinvolto: in questo il nostro festival è unico e singolare».

«Abbiamo ormai una certa esperienza - spiega Annamaria Fellegara, presidente del comitato promotore - e questo è un format rodato che non abbandoniamo. Ogni edizione presenta migliorie, anche sotto il profilo partecipativo. Il Festival non si esaurisce nei soli tre giorni, ma diventa una stimolo per la riflessione anche nei mesi successivi. I partecipanti aprono un dibattito pubblico, ciò ha una forte valenza educativa, la comunità diventa più consapevole. Il tema di quest’anno sarà “Partecipazione ed Esclusione». Secondo gli organizzatori l’evento avrà una spesa minore rispetto al passato. «Anche in questo caso - spiega Fellegara - c’è stata spending review: il festival è sempre più creativo e sobrio, sopperiamo alle risorse finanziarie con maggiori risorse umane. Il Festival avrà una durata di tre giorni (dal 25 al 28 settembre) e a fronte delle tante richieste dovremo fare selezioni: cercheremo di dare visibilità a chi non ha partecipato nelle scorse edizioni. Comunque questa manifestazione è un richiamo fondamentale per la nostra città, un evento di crescita e umanizzazione offerto alle persone. Piacenza non può fare a meno del Festival del diritto: bisogna difenderlo perché è un patrimonio della nostra città».

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