Piacenza, inizia l'autogestione ma la società non intende mollare
Ancora nulla di fatto per quanto riguarda la sorte del Piacenza Calcio. Sospese da oggi, giovedì 1 dicembre, anche tutte le attività di manutenzione dei campi e di pulizia
Tempi bui per il Piacenza Calcio: nonostante un nuovo incontro tra Giorgio Lobbia, il presidente dela società che ha emesso la fideiussione per l'acquisto del Piacenza Calcio, e Luigi Gallo che non ha tuttavia fornito i documenti richiesti, la situazione patrimoniale del Piacenza Calcio rimane problematica. Anzi, si può dire che da oggi viene avviata una sorta di autogestione, visto che la Copra, a causa dei ritardi nei pagamenti, ha interrotto le sue prestazioni, dalla manutenzione dei campi al semplice servizio di pulizia..
LA DICHIARAZIONE DI FALLIMENTO - L'unica strada per salvare la squarda biancorossa sembra sia quella di dichiarare fallimento, portando i libri in tribunale, con conseguente nomina di un curatore fallimentare che dovrebbe regolare tutte le situazioni in sospeso, con i dipendenti nel ruolo di creditori privilegiati. Il titolo sportivo verrebbe allora messo all'asta e l'eventuale acquirente dovrebbe sostenere solo i debiti sportivi (pagamento degli stipendi a tecnici e giocatori, svolgimento dell'attività). Per un imprenditore, entrare in questo momento alla guida del Piacenza, comporterebbe comunque un notevole sforzo economico.
LE TRASFERTE - Non sembra in pericolo la prossima trasferta a Latina prevista per domenica 4 dicembre, almeno a detta del segretario generale Paolo Armenia, ma sicuramente lo sono le trasferte successive, visto che le casse del Piacenza sono vuote. Tra dieci giorni, inoltre, scade la messa in mora dei giocatori, dopodichè i tesserati sarebbero liberi di cercarsi un'altra squadra.
LA SOCIETA' NON MOLLA - Nelle ultime ore però si è appreso che l'Italiana Srl non vuole mollare nè tantomeno portare i libri in tribunale per il fallimento.
