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La decisione / Roncaglia

Dopo un sopralluogo a Borghetto chiusi nido e materna per tutto l’anno

Il Comune: «Ragioni di sicurezza», preoccupa una crepa. Si lavora per una soluzione per garantire continuità del servizio a 38 bambini e alle loro famiglie

Il Comune di Piacenza ha disposto, in via precauzionale, la chiusura della scuola dell’infanzia di Borghetto, che attualmente ospita anche l’asilo nido accogliendo, complessivamente, 38 bambini. Il provvedimento, sancito dall'ordinanza firmata questa sera dal dirigente del Settore Pianificazione Strategica Massimo Sandoni, è dettato dall'incertezza sul grado di sicurezza strutturale dell'edificio; in base all'ultimo sopralluogo effettuato dagli specialisti, sono necessari ulteriori accertamenti per definire l'immobile adeguato alla funzione cui è destinato.

Gli elementi che hanno portato all'ordinanza di chiusura precauzionale sono emersi solo poche ore fa, al termine dell'ultimo di una serie di controlli di prassi effettuati, come di consueto, negli stabili comunali. Da tale sopralluogo, condotto alla presenza di un ingegnere strutturista e di un laboratorio specializzato nelle prove sui terreni e sui materiali da costruzione, è emerso un cambiamento nel “quadro fessurativo” dell'edificio scolastico. Ciò impone, secondo il parere degli esperti, di approfondire le indagini sul grado di sicurezza attuale della struttura.

Sostanzialmente, si è rilevato l'allargamento di una crepa che potrebbe non rappresentare una seria criticità per la scuola, ma rispetto alla quale i tecnici non possono neppure, ad oggi, sostenere il contrario con un sufficiente grado di certezza, a maggior ragione nel caso di eventuali, non prevedibili, eventi sismici. Di qui la decisione, inevitabile, di chiudere il plesso e trasferire i 24 bambini frequentanti la scuola dell'infanzia e i 14 iscritti al nido in altri edifici.

Proprio in queste ore si stanno predisponendo le soluzioni più idonee a garantire continuità agli alunni e alle famiglie. «Ci rendiamo perfettamente conto del disagio - afferma il sindaco Katia Tarasconi – ma faremo il possibile perché sia ridotto al minimo e confidiamo che i familiari capiscano le ragioni di questa scelta: direi che i pericoli nella vita sono già più che sufficienti e se possiamo evitarne alcuni, anche se minimi, abbiamo il dovere assoluto di farlo. Soprattutto quando di mezzo ci sono dei bambini».

Grazie alla disponibilità delle dirigenti scolastiche di riferimento, alla guida del 2° e 8° Circolo didattico, si stanno valutando tutte le ipotesi percorribili; già allo studio l'approntamento degli ambienti e la predisposizione delle dotazioni strumentali, così come l'organizzazione di tutti i servizi correlati: dalla mensa ai trasporti. Questa sera è prevista una prima riunione operativa, in via telematica, con il coinvolgimento dei dirigenti comunali e degli assessori competenti, del personale educativo e scolastico e dei genitori, che in queste ore stanno ricevendo le telefonate informative e di spiegazione del caso dagli uffici comunali.

Per quanto riguarda l'edificio scolastico oggetto di chiusura, le prossime fasi dipendono dall'esito delle indagini che verranno svolte dal laboratorio specializzato coinvolto nel sopralluogo. È da escludere, in ogni caso, che il plesso di Borghetto possa tornare ad essere funzionante nell'anno scolastico in corso.

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