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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Caorsana / Via Caorsana

Derubato da una trans, ma lei nega: «Non ero io»

Via al processo. Un cremonese aveva denunciato la sparizione di 60 euro e di uno smartphone. «Mi sono fermato perché pensavo fosse una ragazza»

Viene derubato da una trans in auto, al processo la riconosce ma lei balza dalla sedia e dice di non essere lei e di non aver mai visto quell’uomo. Lui dice che lei si chiama Camilla, mentre il nome d’arte della trans è Michelle. E’ iniziato nella mattinata del 27 aprile, il processo nei confronti di una trans di origine brasiliana di 35 anni, accusata di furto con destrezza per aver rubato 60 euro e uno smartphone. La trans è difesa dall’avvocato Paola Piccoli. Il giudice Luca Milani ha ascoltato la deposizione dell’uomo rimasto vittima del furto, un uomo di 41 anni, residente in provincia di Cremona e assistito dall’avvocato Gabriele Fornasari, del Foro di Cremona.

Quando il pm Sara Macchetta ha chiesto all’uomo di raccontare cosa fosse accaduto, quest’ultimo ha puntato il dito contro la trans provocando una vivace reazione. La trans, detenuta a Rimini per resistenza (e già sentita come testimone in un processo a Piacenza che vede imputato un dentista con l’accusa di spaccio di stupefacenti), secondo le accuse avrebbe derubato il cremonese durante una prestazione sessuale. Nel febbraio del 2014, il 41enne stava tornando a casa. Lungo la Caorsana, verso le 2, vede quella che crede essere una ragazza e si ferma. Patteggia la prestazione per 30 euro. I due si appartano. A un certo punto, la trans si siede sulle sue gambe ed è lì che il cremonese dice di aver scoperto «qualcosa di troppo». In un attimo, la trans, secondo il racconto, esce dall’auto corre verso un’altra vettura, sale e si dilegua. Il 41enne scoprirà durante il ritorno che non aveva più né soldi né cellulare. Il giorno dopo, l’uomo presenta la denuncia ai carabinieri e parte l’inchiesta che ha portato al processo.

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