rotate-mobile
Cronaca Vernasca / Via Roma

Emilia festeggia 104 anni: «Mi piace papa Francesco e prego tutti i giorni»

La signora Emilia Germoni compie 104 candeline, essendo nata a "I Rosi di Vernasca" il 26 giugno 1910. Le sue giornate scandite da preghiere, orazioni e un po' di televisione

Centoquattro candeline sono quelle che oggi, 26 giugno, saranno spente sulla torta di compleanno confezionata per la signora Emilia Germoni. È lei a farci accomodare sul divano nella abitazione piacentina della figlia Bianca e del genero Franco Pizzi. Vedendo il televisore acceso le chiediamo se le abbiamo interrotto la visione. «No di certo - è la sua risposta - perché in questi giorni si continua a parlare di calcio, anche nei telegiornali, è veramente troppo. Mi piace vedere Papa Francesco, mi piace come parla e si muove in modo semplice, lui è di esempio per tutta la Chiesa. Gli ho anche scritto e conservo la risposta della Segreteria di Stato del Vaticano che mi invita alla preghiera. Sono molto devota e al mattino il primo appuntamento è proprio con la professione di fede. Nel pomeriggio recito il Santo Rosario e alla sera prima di addormentarmi mi concentro sulle orazioni e colloquio con il Cielo chiedendo per i miei famigliari e le persone che conosco le cose che contano nella vita: la salute e la pace. Durante la giornata – continua la signora Emilia - la televisione mi fa compagnia, seguo in particolare la trasmissione Forum,  i quiz delle trasmissioni pre serali, i telegiornali e i dibattiti politici. Stimo Renzi, perché ha coraggio, è però giovane e spero che i vecchi diavoli non lo costringano a rinunciare».

La signora Emilia è nata a “I Rosi” di Vernasca, un nucleo agricolo allora composto di 33 famiglie accomunate dal lavoro e da un grande senso di solidarietà. Qui a soli 12 anni, con la morte della mamma si era trovata a fare da “razdura” al papà, ai tre fratelli e ai nonni. Aveva così imparato a tirare la sfoglia per la pasta, a fare il pane, a governare la casa e gli indumenti. E la scuola? «Sono arrivata in terza elementare, per quei tempi era un traguardo. Poi a 24 anni mi sono sposata con un istruttore delle ferrovie e con lui siamo andati ad abitare prima nelle case della stazione di Piacenza poi a Pontenure e successivamente a Castel Bolognese in provincia di Ravenna. Nei 24 anni di matrimonio ci siamo voluti molto bene e abbiamo messo al mondo anche due figli Bianca e Bruno: sono molto orgogliosa di loro. Da qualche tempo ho dovuto rinunciare alla mia grande passione: lavorare all’uncinetto, perché la vista non è più quella di una volta. Avevo imparato da ragazzina: di sera con altre coetanee ci trovavamo nella stalla, sedute su una balla di paglia ad ascoltare e a mettere in pratica gli insegnamenti di una maestra che ci appariva molto anziana, ma che avrà avuto meno della metà dei miei anni di adesso. Ho ricamato l’intero mio corredo, lavorando per mesi e mesi, ogni tanto dovevo fermarmi perché la colonna vertebrale si incurvava. Dovevo essere brava perché diverse signore mi chiedevano di lavorare per loro, ne ero compiaciuta, ma ho sempre rifiutato. I lavori che facevo li ho sempre regalati». Accompagniamo i nostri saluti con una frase augurale e lei pronta risponde: «grazie per la visita, arrivata a questa età non ho motivo di lamentarmi, ma non c’è molto da prevedere».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Emilia festeggia 104 anni: «Mi piace papa Francesco e prego tutti i giorni»

IlPiacenza è in caricamento