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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Assolto Varani, non si è procurato abusivamente la password del sindaco

Il fatto non sussiste, il consigliere era accusato di aver letto la posta del sindaco nel 2010. Ma nel 2009 la password della mail era conosciuta da tutto il comitato elettorale

Assolto perché  il fatto non sussiste. Una sentenza, cioè, con la formula più ampia di assoluzione. Si è concluso così, oggi 3 dicembre, il processo a carico di Enzo Varani, attuale consigliere provinciale del Gruppo misto ed ex leghista, che era stato accusato dal sindaco di San Giorgio di avergli violato la casella di posta elettronica.

Tre i reati contestati a Varani: violazione di corrispondenza informatica, accesso abusivo a sistema informatico e l’accusa di essersi procurato abusivamente la password. Per i primi due, il sindaco Giancarlo Tagliaferri aveva rimesso la querela. Restava la terza imputazione, ma il legale di Varani, l’avvocato Stefano Piva, aveva depositato una memoria in cui sosteneva non esserci alcun illecito.

E questo perché, all’epoca dei fatti, nel 2010, la password di quel computer era conosciuta da più persone tra cui il comitato elettorale che nel 2009 aveva lavorato per Tagliaferri (eletto poi da una coalizione Pdl-Lega). Una memoria chiara tanto che i risultati sono stati fatti propri anche dal pubblico ministero, Michela Versini e dal giudice Maurizio Boselli. Lo stesso pm, al termine del processo, ha chiesto l’assoluzione. Tra le curiosità giudiziarie, il pm è stato delegato dalla procura di Bologna, competente sui reati informatici di una certa gravità.

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