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Cronaca

«In questura privilegi e privilegiati». Sciopero della fame del Siap

Dura protesta del segretario provinciale Sandro Chiaravalloti «per combattere il digiuno della trasparenza e del non rispetto delle norme contrattuali messo in atto dal questore di Piacenza Calogero Germanà»

«Dalle 10 di questa mattina, due giorni di sciopero della fame da ripetersi ogni settimana (ogni lunedì)  – non posso fare di più per non rischiare di perdere l’idoneità al servizio di polizia  – per combattere il digiuno della trasparenza e del non rispetto delle norme contrattuali messo in atto dal questore di Piacenza Calogero Germanà». Lo afferma in una nota Sandro Chiaravalloti, segretario provinciale del Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia).

«Nel corso degli anni - afferma Chiaravalloti - a seguito di dure e leali battaglie sindacali poste in essere dal Siap, abbiamo ottenuto risultati eccellenti, utilissimi a difendere i diritti dei lavoratori e i diritti sindacali. Il questore Germanà, sin dal suo arrivo a Piacenza, ha violato norme contrattuali e circolari dipartimentali vanificando l’attività sindacale trasparente del Siap e umiliando, di conseguenza,  una categoria di lavoratori che già soffre pesantemente a causa delle scelte governative di un paese in piena crisi».

chiaravalloti-2«Poliziotti da difendere con energia in quanto nonostante tutto continuano a fornire sicurezza al Paese con sacrifici personali.  Dopo una serie interminabile di violazioni contrattuali, anche in tema di esame congiunto con le organizzazioni sindacali, ieri, in un solo giorno, ed è questo che scatena la protesta, il questore Germanà ha buttato nella spazzatura l’attività sindacale di 10 anni tesa a confrontarsi con l’amministrazione attraverso la fornitura di dati utili a verificare il rispetto delle norme e soprattutto le disparità di trattamento».

Stesso problema di mancata trasparenza - prosegue Chiaravalloti - è avvenuto  poco tempo fa sui dati forniti per la  verifica degli orari di ordine pubblico tesa a controllare che tutti i colleghi vengano impegnati in tali servizi gravosi e senza nessun privilegio. Il tutto, negli anni, è stato conquistato con il consenso dell’amministrazione, consenso presente nei verbali di incontro e nelle risposte dipartimentali. Dai ieri, autonomamente, senza alcuna considerazione di quanto riportato in atti pubblici, da circa 200 pagine utili a verificare il tutto, i dati forniti sono stati elencati in sole 2 pagine riportanti numeri non sufficienti a porre in essere la verifica prevista, limitando l’attività sindacale tesa a difendere i lavoratori».

«Abbiamo la netta impressione - afferma il Siap - che il questore abbia da nascondere privilegi,  in quanto nelle scorse verifiche abbiano notato personale di Polizia che non partecipa all’aggiornamento professionale, come il Capo di gabinetto, e personale che non partecipa ai servizi di ordine pubblico come tutti gli altri. In un ufficio come la Questura non si possono permettere privilegi e privilegiati, soprattutto in questo periodo di crisi dove mancano mezzi e risorse umane. Del resto, la questura accetta anche questo: ci sono colleghi che non effettuano servizi operativi, ma quando ci sono servizi dove c’è da guadagnare bene, spuntano come i funghi. Per il 12 marzo ho indetto una riunione di segreteria e direttivo Siap al fine di decidere se organizzare una staffetta dello sciopero della fame da effettuare con tutti i membri di segreteria e direttivo Siap, sino a quando non sarà ristabilita la trasparenza e la legalità presso la questura di Piacenza».  

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