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Cronaca

La Basilica di San Paolo al centro della “Giornata della Dante” piacentina

Importante traguardo per il comitato provinciale che ha festeggiato il suo 125esimo di fondazione. Martedì 16 dicembre Dossena e Musajo Somma discuteranno degli antefatti che portarono alla grande guerra

Il Comitato provinciale della Società Dante Alighieri ha celebrato ieri la sua giornata istituzionale che quest’anno coincide con il 125esimo anno di fondazione avvenuto contestualmente a Roma e a Piacenza. Per quanto riguarda la nostra città la notizia fu data dal settimanale piacentino “Il Gotico” nella prima pagina del 15 dicembre 1889. Piacenza si dimostrò immediatamente sensibile alla finalità statutaria della “Dante” (divulgazione e tutela della lingua e cultura italiana) e oltre ad essere la prima sede territoriale provinciale, ha annoverato nel tempo insigni esponenti piacentini all’interno del proprio consiglio direttivo.

L’evento ha avuto come base la Cattedrale di San Paolo dove il parroco mons. Bruno Perazzoli ha celebrato la S. Messa in suffragio dei soci della Dante scomparsi. E’ seguito un’interessante illustrazione di Pietro Scottini sulla storia del tempio e della parrocchia, tra le più antiche della città. Il Campi fa menzione di una chiesa dedicata a S. Paolo già nell’877 e nel 1233 la chiesa di S. Paolo è citata come tappa di un itinerario processionale. Il biennio 1591-1592 è ricordato per la mortalità nella parrocchia, circa il 30% della popolazione), avvenuta in seguito ad una carestia;  numerosi  decessi anche nel 1630 causa il contagio della peste. Nel 1681 a seguito di una abbondante nevicata cadde buona parte della struttura muraria e si decise per la riedificazione di un edificio sul modello classico rinascimentale evidente nella facciata caratterizzato dal tipico timpano triangolare. Gli interventi di restauro avviati nel XX secolo, hanno riguardato la sistemazione del campanile e della facciata; negli anni Cinquanta del secolo scorso, il rifacimento della pavimentazione ha svelato la presenza di resti della preesistente costruzione. Tra i dipinti di pregio un’opera del De Longe, affreschi del Baderna e le decorazioni della volta eseguite da Luciano Ricchetti. All’interno del tempio, sulla destra guardando il presbiterio, si incontra una sezione di colonna su cui è dipinta a fresco la “Madonna con Bambino in trono”. Si tratta di un frammento del primo tempio sul quale sono stati compiuti ripetuti e approfonditi studi che confermano la datazione deldipinto alla fine del XIV secolo.

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Scottini ha quindi concluso la documentata esposizione soffermandosi sulle Cappelle del tempio. Nel corso della successiva assemblea conviviale alla “Taverna in”, il presidente della Dante cittadina Roberto Laurenzano, ha fornito “i numeri” della feconda attività che ha caratterizzato l’anno sociale con eventi di alto profilo culturale che hanno registrato una confortante presenza di pubblico e ha onorato due socie: la maestra Maria Galli Rabitti “inossidabile quanto preziosa segretaria del sodalizio”, la prof. Elsa Timò per i sessant’anni di appartenenza alla Dante. 

L’anno sociale si conclude martedì 16 dicembre, presso la Galleria Ricci Oddi, con inizio alle ore 15,30. Relatori il prof. Maurizio Dossena e il dott. Ivo Musajo Somma che terranno una conferenza sul ricorrente “centenario” della Prima Guerra Mondiale (1914-1918).  Il tema sarà: “L’Europa, le Nazioni e i nazionalismi: gli equilibri e gli squilibri che portarono alla Grande Guerra”. Guerra alla quale, come ben noto l’Italia partecipò a partire dal 24 Maggio 1915.

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