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Prende a martellate la moglie in tribunale dopo l'udienza di separazione: è grave

E' stato arrestato per tentato omicidio premeditato il foggiano di 61 anni, Giovanni Melchiorre, originario di Rodi Garganico e residente a Podenzano, che la mattina del 27 maggio ha aggredito a colpi di martello la moglie dalla quale si stava separando. I due erano in tribunale, nella sezione civile al primo piano del palazzo di via del Consiglio, proprio per l'udienza di separazione consensuale

E’ stato arrestato per tentato omicidio premeditato il foggiano di 61 anni, Giovanni Melchiorre, originario di Rodi Garganico e residente a Podenzano, che la mattina del 27 maggio ha aggredito a colpi di martello la moglie dalla quale si stava separando. I due erano in tribunale, nella sezione civile al primo piano del palazzo di via del Consiglio, proprio per l’udienza di separazione consensuale. La donna, una magrebina di 33 anni, si trova ora ricoverata in ospedale a Piacenza dove è stata portata dal 118: ha riportato un trauma cranico ma non si troverebbe in pericolo di vita.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Antonio Colonna, sono in carico ai carabinieri del Nucleo investigativo di Piacenza. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, tutto è accaduto poco prima delle 10 quando i due coniugi, in via di separazione, si sono trovati in tribunale per l’udienza di separazione consensuale davanti al giudice civile. Una prassi normale in questi casi.
L’uomo però aveva con sé un martello nascosto dentro una borsa con la quale è arrivato in tribunale. All’improvviso, fuori dall’aula, lo ha afferrato e ha iniziato a colpire la moglie alla testa in mezzo alla gente. L’uomo, essendo claudicante, non è riuscito fortunatamente a inseguire la donna che ha iniziato a scappare in corridoio, ed è stato subito bloccato e ammanettato dia carabinieri che erano in servizio di vigilanza al tribunale.

Prende a martellate la moglie in tribunale ©Bisa/IlPiacenza

Sul posto il 118 di Piacenza ha inviato un’ambulanza della Croce bianca e l’automedica per soccorrere la donna, mentre il 61enne è stato caricato a bordo di una gazzella del Nucleo radiomobile e portato in caserma in viale Beverora. Qui è stato interrogato e alla fine portato in carcere alle Novate: è accusato di tentato omicidio premeditato. A spingerlo ad aggredire la donna, con ogni probabilità, le vicende personali e i problemi legati al matrimonio in crisi. Pare infatti - ma gli accertamenti sono ancora in corso - che la donna avesse riferito di aver già avuto a che fare altro volte con comportamenti violenti da parte del 61enne.

Il presidente del tribunale, il giudice Italo Ghitti, è intervenuto sulla questione sicurezza, visto che l’ingresso del palazzo attualmente non è dotato di sistemi di sicurezza, ma solo di un posto di vigilanza: “E' urgente controllare gli accessi del tribunale. La gara di appalto per l'installazione di tornelli, 15 telecamere e metal detector è già stata vinta e assegnata a un'azienda piacentina che prima dell'estate inizierà i lavori. Entro settembre terminerà questa serie di adeguamenti in modo tale che i due ingressi al palazzo siano controllati”.

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