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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

‘Ndrangheta, confiscati beni per 4,5 milioni

Operazione della Guardia di Finanza di Cremona partita dagli episodi messi in atto da un usuraio piacentino ai danni di imprenditori emiliani e non solo: ecco dove venivano investiti i proventi dell’associazione criminale

Beni immobili, mobili registrati e quote societarie per circa 4,5 milioni di euro sono stati confiscati dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cremona, con il supporto delle fiamme gialle di Roma, Catanzaro e Crotone, in esecuzione di un provvedimento di confisca emesso dalla Corte d’Appello di Bologna e confermato dalla Corte di Cassazione, tra Verona, Reggio Emilia, Bologna, Parma, Catanzaro, Crotone e Roma, scaturito dalla vicenda giudiziaria denominata “Aemilia” che ha visto coinvolta una nota compagine ‘ndranghetista.

L’azione dei finanzieri di Cremona ha preso spunto da un episodio di usura perpetrato ai danni di un imprenditore cremonese da parte di un usuraio piacentino, proseguita con gli approfondimenti ed analisi dei flussi finanziari, che hanno consentito di portare alla luce ulteriori episodi delittuosi commessi ai danni di imprenditori emiliani. «Nel corso dell’indagine – si legge nella nota delle Fiamme Gialle - è stato ricostruito un apposito sistema criminale attraverso il quale la consorteria ‘ndranghetista, anche grazie allo strumentale utilizzo di società fasulle appositamente costituite da professionisti conniventi, riusciva a reinvestire nel circuito legale ingenti risorse frutto della sua azione delittuosa. I proventi dell’associazione criminale sono stati quindi riciclati attraverso molteplici investimenti: in complessi immobiliari, in strutture turistico-alberghiere, in società agricole, in società edili ed immobiliari, in imprese di trasporti e logistica». Il provvedimento patrimoniale eseguito si aggiunge alle confische da oltre 57 milioni di euro già operate negli scorsi anni: consentirà di acquisire in via definitiva al patrimonio dello Stato: 36 immobili ubicati nelle provincie di Crotone, Reggio Emilia, Parma, Roma e Verona; 17 società di capitali operanti nel settore dell’edilizia, logistica, consulenza alle imprese e ristorazione, nelle provincie di Bologna, Modena, Parma, Catanzaro, Roma e Reggio Emilia; 8 automezzi. Il tutto per un valore complessivo stimato di circa 4,5 milioni di euro.

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