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La presunta vittima era minorenne

«Mi disse: mamma, sono stata violentata. Era sconvolta», 24enne a processo per violenza sessuale

I fatti risalgono al 2021 e sarebbero avvenuti in un appartamento in città. In aula la mamma della presunta vittima - all'epoca minorenne - e i poliziotti che intervennero

«Da quel giorno ha avuto un crollo emotivo pesante. Prima a scuola andava volentieri ed era brava, dopo piangeva sempre, non usciva più con gli amici. Si svegliava di notte piangendo, aveva incubi». A dirlo in aula, visibilmente provata, la mamma di una ragazzina presunta vittima di una violenza sessuale avvenuta nel 2021 quando la figlia aveva 16 anni. Per quel fatto è imputato un giovane senegalese oggi 24enne difeso dall’avvocato Paolo Campana, la ragazza - che confermò il racconto della violenza anche in incidente probatorio - invece è parte civile con l’avvocato Anna Maria Grossi.

Sul banco dei testimoni, incalzati dal pm Antonio Colonna, anche tre poliziotti che seguirono la vicenda. «Ero al supermercato quando mi ha chiamato mia figlia dicendomi che dovevo subito andare in via Cavour a prenderla. Una volta arrivata l’ho trovata scalza e in lacrime abbracciata dal suo fidanzatino, poi mi ha confidato sono stata violentata. Attorno aveva alcuni amici», ha detto la madre che ha proseguito: «Ho chiamato subito la polizia che a sua volta ha fatto arrivare l’ambulanza, infine siamo andati al pronto soccorso dove ci ha raggiunto anche la sua psicologa. Era sconvolta, uno straccio». «Mi ha raccontato di essere andata  con un’amica in un appartamento dove un ragazzo di colore l’aveva violentata dopo averla trascinata in camera da letto, e di aver bevuto. Non poteva assumere alcolici però perché era sottoposta ad una terapia giornaliera di farmaci: era in cura ed era seguita sia da una psicologa sia da una psichiatra, e anche un solo bicchiere può farle davvero male. Aveva dei vuoti di memoria, ma ricordava cosa era accaduto».

«Una  volta sul posto abbiamo preso in disparte la ragazza la quale ci ha detto di aver avuto un rapporto sessuale con un giovane poco prima in un appartamento, era scossa. Poco dopo, quanto già era all’ospedale, si è presentato spontaneamente il giovane in questione: era molto tranquillo e anche stupito del fatto che lei avesse chiamato la polizia. Ha spiegato di aver affittato per un giorno l’appartamento all’interno del quale aveva passato alcune ore con amici e anche con la ragazzina che a sua volta era accompagnata da una compagna». Successivamente un agente della scientifica ha invece raccontato del sopralluogo in quella casa nei pressi della stazione: «In salotto c'erano alcuni bicchieri e una bottiglia di spumante vuota. Nella camera matrimoniale il letto era sfatto, mentre sul copriletto c’erano alcune macchie verosimilmente di sangue, stesse tracce trovate anche sugli abiti della presunta vittima. E’ stato tutto repertato». Il processo è stato aggiornato per sentire altri testimoni. 

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