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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Pulcheria: premiate in Fondazione quattro imprenditrici di successo

Premiate, nell’ambito della manifestazione "Pulcheria, storie di donne", Rosarita Mannina, consigliere di parità della Provincia e creatrice dell’evento, Maria Angela Spezia, amministratore unico di Eco Packaging, Elena Pantaleoni, alla guida dell’azienda vitivinicola “La Stoppa” e Donatella Ronconi, presidente di Editoriale Libertà

Quattro efficienti imprenditrici, ma soprattutto quattro donne che hanno saputo conciliare la carriera con le esigenze familiari e portare nella loro professione quella caratteristica di duttilità creativa che distingue “l’universo femminile” rispetto a quello più monocorde maschile.

Sono state premiate nell’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, nell’ambito della manifestazione "Pulcheria, storie di donne", Rosarita Mannina, consigliere di parità della Provincia e creatrice dell’evento, Maria Angela Spezia, amministratore unico di Eco Packaging, Elena Pantaleoni, alla guida dell’azienda vitivinicola “La Stoppa” e Donatella Ronconi, presidente di Editoriale Libertà.

A condurre l’evento Patrizia Soffiantini, giornalista di Libertà e la direttrice artistica di Pulcheria Paola Pedrazzini, che hanno introdotto un video dedicato alle quattro donne. Nel filmato la Mannina ha parlato delle sue esperienze giovanili, il trasferimento con il padre e la necessità di “ricostruire la mia identità nel cambiamento”. Ha parlato delle sue esperienze politiche sia come consigliera che come assessore occupandosi in particolare dell’applicazione della legge delle pari opportunità, ma ha trattato anche della sua esperienza professionale come legale e soprattutto di madre (tre figlie), sottolineando la necessità di conciliare il tutto, soprattutto nei momento in cui i figli richiedono particolare attenzione nella loro crescita umana e culturale.

Per la Spezia “è stata fondamentale la mia esperienza all’estero che mi ha consentito di acquisire maturità ed indipendenza; sono stati tempi duri, ma felicemente superati perché la donna ha la capacità di modulare le proprie esigenze; conciliare lavoro e famiglia è una strategia vincente. Il mio modello- ha detto- è madre Teresa di Calcutta, donna apparentemente fragile ma dal carattere forte che ha portato avanti con convinzione le proprie idee ed un sogno sorretto dalla fede”.

“La mia famiglia - ha precisato la Pantaleoni - non aveva radici contadine, ma grazie a mio padre e, soprattutto a mia madre che ora opera nella sua azienda in Cile, ho imparato ad amare il mio lavoro dove ho compreso che un territorio non si interpreta ma si comprende. Il vino è la sua espressione, la sua unicità”. Ha parlato della sua esperienza ribadendo di non avere mai discriminato nessuno; “è stato complicato farmi rispettare in un mondo dominato dagli uomini, ma ho sempre deciso nell’interesse della mia persona e di ciò che rappresenta la mia attività”.

Donatella Ronconi ha ripercorso i passaggi più importanti del suo lavoro, dall’era del piombo al digitale, ma anche la nuova sfida del web. La Ronconi ha ricordato quanto sia importante in azienda creare un clima da ambiente familiare ed ha precisato che “innovazione e la tecnologia hanno complicato un po’ la vita, ma è necessario contemperare equilibrio con la tradizione”.

Ha menzionato i difficili inizi, il lavoro notturno e durissimo della tipografia e l’ingresso delle donne ai vertici dell’azienda. “Siamo forse l’unico giornale al mondo che ha mantenuto la vecchia tipografia. Credo che la mia sensibilità femminile sia servita proprio a mantenere questi pezzi di storia”. Ed ha dedicato questo premio a Marcello Prati.

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