Una lezione di vita per gli studenti dell’Itas Raineri con il campione Paolo Pizzo
Il campione del mondo di spada Paolo Pizzo al Campus agro-alimentare per una lezione speciale: "Qualunque problema ci sia, va affrontato, non bisogna mollare mai. Ma è necessario sapersi mettere in discussione per riuscire"
“Qualunque problema ci sia, va affrontato; non bisogna mollare mai. Ma è necessario sapersi mettere in discussione per riuscire; è necessario saper portare messaggi positivi per questo nostro troppo bistrattato paese che deve potersi rialzare”.
Un insegnamento forte quello di Paolo Pizzo, olimpionico, campione del mondo di spada maschile nel 2011 proprio nella sua Catania, un uomo per il quale “è necessario che qualcuno racconti ai ragazzi storie vere e positive dall’alto della sua straordinaria esperienza prima umana che sportiva”, lui che ha sconfitto un tumore al cervello e che “è tornato a vivere grazie alla scherma”.
Esperienza che Pizzo propone ai ragazzi dell’Itas “Rainieri” come riflessioni, raccontando, tra un continuo entusiastico intercalare di convinti applausi, della sua esperienza della malattia (quando tutte le certezze crollano e la vita è in gioco), ma soprattutto di ciò che attraverso questa situazione ha compreso, ovvero” capire che certi valori non sono frottole, che nella vita bisogna selezionare le persone di cui fidarsi, che ci sono ancora valori da cui il nostro paese può rinascere, ovvero la famiglia ed i suoi affetti, il coraggio, la voglia di lottare, di non mollare mai”.
Pizzo racconta, sollecitato dalle domande degli allievi a cui consiglia di provare tutti gli sport, di come ha cominciato la carriera, dei suoi intensi allenamenti quotidiani, dei sacrifici continui, dello scarso tempo libero, ma anche della bellezza degli sport veri ed autentici, dove ci si impegna non certo per i soldi (briciole rispetto a quelli che guadagnano i calciatori): mille Euro al mese e qualche introito come testimonial (Banca Centro-padane), inezie rispetto agli sport “ricchi”, ma che trasmettono esperienze di vita straordinarie, le stesse che Pizzo ha voluto regalare agli allievi dell’Itas, una lezione che non dimenticheranno di certo perché- come ha ribadito la dirigente scolastica Teresa Andena- “i giovani hanno bisogno di testimoni di forza e coraggio”, o, per parafrasare il Foscolo, per intraprendere “egregie cose”.
