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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

«Vietare i botti di Capodanno anche a Piacenza per rispetto degli animali»

Rossetti (Amici del Facsal): «I petardi, oltre al rumore dello scoppio, emettono frequenze più alte che nessun bipede sente, ma sentono i quadrupedi a cui causano, nella maggioranza dei casi, effetti devastanti. Utilizzare i fuochi silenziosi

«E’ notizia di questi giorni che l’Amministrazione comunale festeggerà il Capodanno in Piazza Cavalli anche con i fuochi artificiali. Già lo scorso anno, abbiamo chiesto agli amministratori di vietare l’uso dei botti, come già avviene in almeno 830 comuni italiani che hanno deciso di vietare totalmente o parzialmente i botti nei festeggiamenti per l'arrivo del nuovo anno. Ed ora si aggiungono al rumore anche i fuochi artificiali. A Milano questa estate in Darsena, è stato festeggiato il ferragosto con fuochi d’artificio silenziosi proprio per rispetto degli animali». Lo afferma Anna Maria Rossetti dell’associazione “Gli amici del Facsal”.

«Oltretutto - prosegue - è con grande anticipo sul Capodanno, ovvero dall'inizio di dicembre, che in città si fanno esplodere petardi causando, oltre al disagio collettivo, grande spavento agli animali. La barbara usanza dei petardi e dei botti sta degenerando, come spesso accade, ed il loro uso smodato sta diventando un grosso e serio problema, in particolare, per i nostri amici a quattro zampe. Infatti i petardi, oltre al rumore dello scoppio, emettono frequenze più alte che nessun bipede sente, ma sentono i quadrupedi a cui causano, nella maggioranza dei casi, effetti devastanti. Cinquemila animali, domestici e non, perdono la vita ogni anno nella notte tra il 31 dicembre ed il primo di gennaio. Tra le vittime, oltre 500 cani ed altrettanti gatti, nonché uccellini ed animali del bosco che muoiono letteralmente di paura».

«Senza contare poi la sicurezza e l'incolumità delle persone che viene messa a serio rischio dal loro uso sconsiderato: ogni anno sono decine le persone che perdono le dita o l'intera mano, se non peggio. Prevenire non è forse meglio che curare? Chiediamo quindi al sindaco, pubblicamente, di prendere analogo provvedimento di divieto; considerato oltretutto, che questa usanza, che dovrebbe di norma avere inizio un'ora prima e terminare un'ora dopo la mezzanotte del 31 dicembre, in realtà inizia un mese prima e finisce un mese dopo. Chiediamo altresì che i fuochi artificiali siano del tipo silenzioso, prendendo esempio da Milano e da tantissime altre città. Sarebbe una grande prova di civiltà e rispetto nei confronti di chi non si può difendere».

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