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A Palazzo Galli il “Medico d’Italia” Giovanni Gasbarrini sotto la lente dei colleghi Mistraletti e Cavallotti

Nell’ambito degli eventi collaterali alla Salita al Pordenone, venerdì 4 maggio alle ore 18 alla Sala Panini della Banca di Piacenza è in programma “Storia di un clinico, della scuola e della sua famiglia”, Giovanni Gasbarrini interrogato dai colleghi Carlo Mistraletti e Piero Cavallotti

Nell’ambito degli eventi collaterali alla Salita al Pordenone, venerdì 4 maggio alle ore 18 alla Sala Panini della Banca di Piacenza è in programma “Storia di un clinico, della scuola e della sua famiglia”, Giovanni Gasbarrini interrogato dai colleghi Carlo Mistraletti e Piero Cavallotti. Gasbarrini può essere definito “Medico d’Italia” per eccellenza perché da quando ha superato l’età della pensione è attivo come prima, ma forse più di prima nella professione fra gli ambulatori di Bologna di Roma e Giulianova e nei congressi europei. Allievo del piacentino Giuseppe Labò cattedratico di Clinica medica a Bologna e cordiale collega del nostro concittadino Mario Miglioli, è stato a sua volta caposcuola di Medicina interna e Gastroenterologia e maestro di tanti medici italiani. Di lui hanno parlato nella conferenza stampa in sala consiliare del Comune di Piacenza Rosanna Cesena e i medici e amici Carlo Mistraletti e Piero Cavallotti anticipando alcuni temi di Medicina e di Storia che Gasbarrini particolarmente cari a al medico protagonista dell’incontro.

Tra questi il rimeditare e tramandare ai discendenti gli insegnamenti della madre Elisabetta e del padre Antonio celebre clinico (e consulente di tre papi Pio XII, Giovanni XXIII ed anche Paolo VI), di raccontare l’epopea della Scuola di Labò nelle varie diramazioni nazionali, di rivivere la famigliarità  di origine abruzzese nei suoi momenti storici, con i ritrovi annuali intergenerazionali e i simposi affollati a Villa Dulcis in Giulianova. Da questa  “Villa Dulcis…e la storia continua”,  ricevono il titolo ben tre  volumi del 2015, 2016 e 2017 ricchi di eventi, aneddoti, relazioni umani, dilemmi clinici, storie di medicina, etica e  poesia vissuta.

Tra incontri, descrizioni e dilemmi filosofici questi libri sono ancor più attraenti dei tre grandi e pesanti  volumi  del “Trattato di Medicina interna” edizione Verduci, prodotto da Giovanni Gasbarrini nel 2011 e ancora molto diffuso. Lo scopo dell’autore che racconta la sua vita (e quella di amici e parenti in una dimensione quasi corale) è si quello di immortalizzare le relazioni umane e gli affetti, ma ancor più è quello di suscitare o ravvivare nel lettore ricordi analoghi, percezioni o esperienze correlate, o addirittura una nuova  coscienza e visione del mondo, anche a partire da condizioni o estrazioni sociali diverse. Molte sono infatti le suggestioni, i divertimenti o le scoperte interiori magari favorite dalla lettura notturna - osserva in una prefazione Pupi Avati che ha voluto Giovanni a  cavallo in un suo film - indotte in chi accosta i testi con attenzione. Giovanni Gasbarrini - ha ricordato la dottoressa Rosanna Cesena aveva ricevuto nel 1996 a Saliceto di Cadeo il “IV PREMIO nazionale biennale per la Medicina e la Chirurgia Guglielmo Da Saliceto” insieme all’urologo lombardo Alberto Zanollo esperto in uroriabilitazione.

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