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L'evento

"Acqua da mangiare", alla Cattolica un workshop dedicato a studenti di licei e superiori

In occasione della Giornata mondiale dell’acqua si è tenuto un dibattito su acqua, cibo e cambiamenti climatici. Il presidente del Consorzio di bonifica Luigi Bisi si è collegato con i tecnici alla diga del Molato dove è in corso il collaudo tecnico-funzionale dell’opera

Oggi, 22 marzo, si celebra la Giornata mondiale dell’acqua, istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questa risorsa fondamentale per la vita. Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Piacenza, Consorzio di Bonifica di Piacenza e Anbi Emilia-Romagna hanno celebrato la Giornata mondiale (World Water Day) con un workshop dedicato agli studenti dei licei e delle scuole superiori della provincia.

Obiettivo della mattina quello di riflettere, da un lato, sull’uso consapevole dell’acqua e la necessità di adattare i territori alla nuova fase climatica che dimostra quanto repentinamente si passi dalla siccità al rischio alluvionale; dall’altro, il cibo, gli stili alimentari degli adolescenti e la tutela della salute e della sicurezza alimentare. Un programma ricco e alternato tra approfondimenti tenuti dai relatori e momenti di interazione con gli studenti sempre con l’idea di fare sistema in modo coinvolgente.

Ad accogliere gli studenti e dare il via ai lavori, il Preside della Facoltà di Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali dell’Università Cattolica (sede di Piacenza) Marco Trevisan che ha ricordato il valore dell’acqua per l’uomo, l’agricoltura e l’industria per poi ribadire l’importanza del conservare l’acqua quando c’è per distribuirla quando serve e che senza di essa non ci sarebbe cibo.

È seguito l’intervento del presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Luigi Bisi che ha parlato delle grandi opere idrauliche che hanno segnato la storia del nostro Paese e del fatto che, nelle scelte, va mantenuta centrale la posizione dell’uomo senza dimenticare l’importanza della natura e dell’ambiente. Con l’occasione, il presidente Bisi si è poi collegato via web con i tecnici del Consorzio, che, presenti alla diga del Molato (Alta Val Tidone), stanno procedendo con il collaudo tecnico dell’opera. Una procedura controllata e attentamente supervisionata che, nella sua fase più spettacolare, prevede il tracimo dell’acqua dagli scivoli presenti nel corpo dello sbarramento. Il nuovo collaudo avviene dopo quasi cento anni di buon lavoro dell’opera e a seguito di manutenzioni anche straordinarie che hanno permesso al gestore (Consorzio di Bonifica) di mantenere l’opera adeguata all’evoluzione normativa e consolidare lo sbarramento dal punto di vista strutturale e della sicurezza idraulica.

Al workshop hanno poi preso la parola il delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa di Piacenza Marco Bosini e il presidente Anga Piacenza (associazione che raggruppa i giovani di Confagricoltura) Corrado Peratici portando la loro esperienza e ribadendo che senza acqua l’intero settore agroalimentare non esisterebbe.

È stata poi la Chef Stellata Isa Mazzocchi (Ristorante "La Palta") a presentare una ricetta pensata per l’occasione e a lanciare una sfida (challenge) agli studenti: ripetere la ricetta proposta e pubblicare il risultato sulle pagine Facebook e Instagram di "Acqua da mangiare". Ad essere valutata sarà la creatività.

Hanno poi preso la parola una rappresentanza di studenti della classe IV C di Scienze Applicate del Liceo Respighi, con il quale il Consorzio di Bonifica ha intrapreso un percorso di alternanza scuola-lavoro con didattiche in classe e visite guidate; a questi studenti il compito di divulgare quanto imparato in merito a difesa idraulica e distribuzione della risorsa all’agricoltura. Un focus è stato dedicato al progetto sostenuto dall’Unione Europea "Life Claw" sul gambero di fiume di acqua dolce.

Dall’acqua si è passati al cibo e a prendere la parola sono stati i docenti della Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica (sede di Piacenza) Edoardo Fornari e Margherita dall’Asta che hanno coinvolto i ragazzi con una presentazione incentrata sulle abitudini alimentari degli studenti e sui comportamenti, più o meno corretti, che vengono adottati dalle generazioni più giovani.

Discussione poi ripresa da Laura Rossi del Crea (Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) che proprio insieme ai docenti della Cattolica, ad Anbi Emilia-Romagna e al Consorzio di Bonifica di Piacenza, sta portando avanti con il progetto intitolato "Food Mood" che ha come tema proprio lo studio delle abitudini alimentari degli studenti della fascia di età presente oggi e, come strumento, un questionario che da quattro anni viene somministrato agli studenti delle scuole superiori e dei licei dell’intera regione.

In rappresentanza di Anbi Emilia-Romagna, Salvatore Gentile ha portato a conoscenza di alcuni strumenti informatici messi a disposizione degli agricoltori per efficientare le pratiche irrigue.

A chiudere la mattina, l’educatore ambientale Lorenzo Bonazzi che ha fatto un breve spettacolo teatrale sulla bonifica dei territori nei secoli e sulla figura dello scariolante.

Al workshop hanno partecipato circa 200 studenti appartenenti alle scuole piacentine: Itas Raineri Marcora, Liceo Respighi, Itis Marconi, Romagnosi, Liceo Colombini e il Marconi - Da Vinci. Presenti anche una rappresentanza da fuori provincia con: il Gallini di Voghera, il Magnaghi Solari di Fidenza, il Ciampini - Boccardo di Novi Ligure, l’alberghiero di Rosignano Marittimo, il Fermi di Milano, il Don Milani di Montichiari, il Bocchialini di Parma.

Alla base della mattinata, il progetto didattico "Acqua da mangiare" che ha come obiettivo principale l’approfondimento delle tematiche legate ai concetti di sostenibilità ambientale, alimentare e sociale partendo dal ruolo fondamentale svolto dall’acqua, dal suo impiego razionale e dal ruolo strategico delle attività svolte dai Consorzi sul territorio.

"Acqua da mangiare" è patrocinato da: Regione Emilia-Romagna, Ufficio Scolastico Regionale, Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, Aipo (Agenzia Interregionale per il Po), Anci Emilia-Romagna, Uncem (Unione Nazionale dei Comuni e delle Comunità Montane), Coldiretti Emilia-Romagna, Cia Emilia-Romagna, Confagricoltura Emilia-Romagna e presidio Slow Food Emilia-Romagna.

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