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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

All'Isii Marconi Paolo Chiarino, campione mondiale di Ice Swimming

Industria e agricoltura del futuro: per affrontare cambiamenti servono nuovi approcci culturali e metodologici. Il convegno all'Isii Marconi

Industria ed agricoltura 4.0, ma anche salute, ovvero un futuro già presente, in perenne e rapido cambiamento che presuppone nuovi approcci culturali e di metodo, più ancora che l’aggiornamento tecnologico, in una prospettiva sempre più vincolante di un fondamentale sostenibilità ambientale. Concetti basilari evidenziati da due importanti testimonial, ovvero Luigi Borgonovi, economista ordinario di economia delle aziende e amministrazioni pubbliche alla Bocconi ed Emilio Bolzoni, imprenditore (Bolzoni Spa e Sivam) che sono intervenuti all’Istituto Isii Marconi, in occasione di un convegno di educazione ambientale dedicato appunto al tema "Iindustria 4.0 e agricoltura 4.0". L’incontro che ha avuto come ospite d’onore Paolo Chiarino, “Iron men” genovese, campione mondiale di Ice swimming (nuoto in acque gelide) si è svolto a chiusura di un progetto di educazione ambientale coordinato da Maria Rita Anselmini, che da diversi anni la scuola porta avanti affrontando diverse tematiche ambientali, problematiche assai attuali che hanno visto anche di recente (sollecitati da Greta Thunberg) molti studenti protestare in molte piazze mondiali a sostegno dell'ambiente e di un futuro sostenibile richiamando anche l'attenzione di politici sensibili a queste tematiche. Insomma la possibilità per gli studenti di formarsi per fornire nel loro futuro lavorativo servizi eco-sistemici, di economia “circolare” e che ha coinvolto alcune classi del biennio e del triennio della scuola. Paolo Chiarino amministratore delegato di un’azienda che produce abbigliamento sportivo, ha parlato della proprie esperienze di “sport estremo” caratterizzate da una sfida tra uomo e natura. Ultima in ordine di tempo quella di nuotare per un chilometro nel mare dell’Antartico, dove la temperatura dell’acqua scende di uno, due gradi al di sotto dello zero. Senza muta: solo costume, occhialini e cuffia. Chiarino ha raccontato che «quando esci non è finita: l’ingresso in acqua ti toglie il fiato, all’uscita ti trovi mani e piedi ghiacciati. Per questo il post gara nel nuoto in acque ghiacciate prevede una trafila che in gergo tecnico chiamano recovery: ti portano al chiuso, ti misurano la temperatura, se i valori sono normali ti avvolgono con una serie di asciugamani caldi ed infine entri in sauna». Chiarino ha compiuto altre grandi imprese natatorie, tra cui la traversata del Lago di Garda da Riva a Desenzano (un percorso di 54 km in soluzione unica). «Qui - ha ricordato - per rendere più pura e "assoluta" la competizione con se stesso, rifuggivo dall'appoggio alla barca di supporto durante le soste per alimentarsi». Per realizzare tutto ciò nei weekend, cerca laghi e fiumi ghiacciati da testare, tra la Svizzera e il Trentino Alto Adige. Ha praticato di tutto: giocato a pallanuoto, circumnavigato a nuoto Manhattan, praticato triathlon, alcuni anni fa è stato invitato dalla marina militare russa a partecipare alla staffetta nello stretto di Bering. Oltre alla sfida con se stesso, Charino chiarisce che con queste imprese vuole lanciare un messaggio alle giovani generazioni affinché preservino questi luoghi incontaminati e la natura che li ha creati.  Borgonovi ha trattato di "industria 4.0 e salute", ovvero l’impatto delle nuove tecnologie (genomica, proteomica) che puntano ad affrontare la cura delle malattie in modo personalizzato.Ma è importante anche la sorveglianza della catena alimentare ed il controllo dell’uso degli anticrittogamici e l’antibiotico-resistenza che ha definito epidemia del secolo. Le nuove frontiere si chiamano occhi e nasi elettronici, la telemedicina in cui un’equipe multidisciplinare può guidare a distanza gli interventi da una grande sala operativa. Ed ancora: diagnosi tumorali sempre più tempestive e mirate, in grado di accertare i parametri di ogni singolo paziente e quindi cure mirate. Il rischio da evitare è che l’uomo sia subordinato alle macchine ed ai robot, perché devono sempre essere le persone a controllare questi sistemi. E deve rimanere quel fondamentale rapporto tra medico e paziente, essenziale per la riuscita delle cure. Così il lavoro del futuro cambierà rapidamente e quindi la preparazione. I giovani devono quindi darsi una nuova metodologia, un rinnovato approccio mentale, perché le cure in campo medico diventano obsolete sempre più rapidamente, un concetto pianamente condiviso da Emilio Bolzoni che come industriale (ed alla guida di Confindustria Piacenza) ha vissuto i grandi cambiamenti derivanti dal 4.0, prima in ambito metalmeccanico con la Bolzoni, cui ora si è aggiunta la Sivam, gruppo che si occupa di allevamento ed agricoltura. «Pensiamo a cosa significa oggi 4.0 in agricoltura - ha spiegato. Con i marchi auricolari è possibile trasmettere tutti i parametri produttivi e di salute delle singole vacche (calori compresi) in tempo reale verso un  centro Sivam che li monitorizza ed in caso di anomalie avvertire l’allevatore sullo smartphone». «E’ uno dei tanti esempi di quello che attende i ragazzi nel prossimo futuro e la scuola si deve attrezzare perché l’avvenire non è semplice, anzi complicato. I tempi dei cambiamenti - ha detto Bolzoni - si accorciano sempre più ed oggi è difficile prevedere quello che succederà nel mondo del lavoro. Per questo i giovani (e la scuola che li prepara) si devono attrezzare per darsi adeguati strumenti culturali e tecnologici, acquisire un metodo che li predisponga ad essere attivi e non a subire i cambiamenti e con la massima attenzione all’ambiente».

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