Cgil e Uil, al prefetto il documento con i punti chiave delle richieste sulla sicurezza sul lavoro
Presidio in via San Giovanni. I confederali: «Massimo ribasso, appalti a cascata, mancanza di controlli, precarietà del lavoro sono conseguenze di scelte, non una fatalità»
Il 21 febbraio è il giorno dello sciopero nazionale proclamato da Cgil e Uil insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici dopo la strage sul lavoro avvenuta a Firenze venerdì scorso. «Basta parlare di cordoglio - affermano Cgil e Uil - è il momento che il Governo, le imprese e le loro associazioni di rappresentanza si assumano le responsabilità: massimo ribasso, appalti a cascata, mancanza di controlli, precarietà del lavoro sono conseguenze di scelte, non una fatalità. Mai più morti sul lavoro».
A Piacenza un presidio che ha visto la partecipazione, oltre che delle categorie interessate dallo sciopero, anche pensionati e altre categorie di attivi. Presenti in particolare Rsu e Rls, ovvero i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Al termine della manifestazione di via San Giovanni, i vertici locali di Cgil e Uil hanno incontrato il prefetto di Piacenza, Paolo Ponta, e gli hanno consegnato un documento che riprende i punti-chiave delle richieste dei sindacati confederali sulla sicurezza.