Intelligenza artificiale, una rivoluzione che supporta la competitività delle imprese

Non bisogna averne timore, ma è fondamentale un’adeguata formazione per sfruttarne tutto il valore aggiunto che può offrire alla competitività delle imprese: stiamo facendo riferimento all’intelligenza artificiale cui Confapi Industria Piacenza ha dedicato un incontro (coordinato dalla giornalista Elisabetta Paraboschi) presso la Sala Convegni della propria sede in via Menicanti.

Dopo il saluto del presidente Giacomo Ponginibbi («essenziale comprenderne le applicazioni concrete mettendo a confronto esperienze diverse»), ha preso la parola il professor Stefano Poni, ordinario di viticoltura presso la Facoltà di scienze agrarie, alimentari ed ambientali della Cattolica di Piacenza.

«Non è facile – ha esordito – fare breccia con le nuove tecnologie in un settore tradizionalmente un po’ "conservatore", ma noi come Facoltà, da tempo siamo impegnati per incentivare la diffusione dell’agricoltura di precisione che consente, anche da remoto, di tenere sotto controllo lo stato delle colture e di intervenire in modo mirato, con l’intento di produrre sempre di più e meglio, utilizzando meno risorse, con sostenibilità; questo vale anche per un utilizzo sempre più ridotto dei fitofarmaci, fino alla raccolta meccanica, ai trattori che operano senza guida umana. Oggi – ha ricordato – siamo sempre più soggetti ad eventi climatici estremi che dobbiamo affrontare avendo di fronte dati climatici sempre accessibili per intervenire tempestivamente, con un approccio selettivo per la difesa». Ed ha citato come esempio di modernizzazione, la raccolta delle mele con i droni.

«Nostro compito è creare schemi per rafforzare le decisioni umane», ha detto Alessandro Lavelli senior machine Learning Engineer ML cube, uno spin off del Politecnico che ha citato diversi esempi di come l’intelligenza artificiale possa aiutare le aziende attraverso «un approccio olistico per unificare i dati e coordinare i modelli; noi contabilizziamo le probabilità con un algoritmo». Ed ha citato l’esempio delle configurazioni e pianificazione delle rotte per i muletti che si muovono autonomamente all’interno degli stabilimenti.

Giacomo Frizzanti ha esaminato tutte le potenzialità di Microsoft (azienda di cui fa parte) Copilot, ricordando che «la produttività italiana è statica, mancheranno sempre più addetti (causa l’invecchiamento della popolazione) e quindi è necessario investire in tecnologia per arrivare ad un equilibrio di mercato per media e piccola impresa perché si creeranno nuovi lavori per una maggiore produttività». Ha poi spiegato nei dettagli le funzioni di M 365 Copilot ovvero lo strumento già disponibile sui computer. Microsoft Copilot per Microsoft 365 combina la potenza dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) con i dati delle organizzazioni, il tutto nel flusso di lavoro, per trasformare le parole in uno degli strumenti di produttività più potenti del pianeta. Funziona insieme alle popolari app Microsoft 365 come Word, Excel, PowerPoint, Outlook, Teams e altre.

Copilot per Microsoft 365 fornisce assistenza intelligente in tempo reale, consentendo agli utenti di migliorare la propria creatività, produttività e competenze.

Infine Giorgio Moia di Siemens Italy ha ricordato l’evoluzione della propria azienda nel cammino verso l’intelligenza artificiale, dai primi campi di applicazione ad oggi «per creare un domani sostenibile, unendo il mondo reale a quello digitale. In un periodo di molteplici crisi, le aziende devono affrontare sfide senza precedenti. Devono trovare nuove soluzioni per sostenere la crescita, diventare più efficienti e flessibili, resilienti e sostenibili. Con le nostre tecnologie vogliamo aiutare i nostri clienti a raggiungere più velocemente i loro obiettivi e a ottenere un vantaggio competitivo».